mercoledì, settembre 28, 2005

Come un fiume

Pensa a un fiume, denso e maestoso, che corre per miglia e miglia entro argini robusti, e tu sai dove sia il fiume, dove l'argine, dove la terra ferma. A un certo punto il fiume, per stanchezza, perchè ha corso per troppo tempo e troppo spazio, perchè si avvicina al mare che annulla in sè tutti i fiumi, non sa più cosa sia. Diventa il proprio delta. Rimane forse un ramo maggiore, ma molti se ne diramano, in ogni direzione, e alcuni riconfluiscono gli uni negli altri, e non sai più cosa sia origine di cosa, e talora non sai cosa sia fiume ancora, e cosa già mare...
(U.E.)

martedì, settembre 27, 2005

Prologo

In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Questo era in principio presso Dio e compito del monaco fedele sarebbe ripetere ogni giorno con salmodiante umiltà l'unico immodificabile evento di cui si possa asserire l'incontrovertibile verità. Ma videmus nunc per speculum et in aenigmate e la verità, prima che faccia a faccia, si manifesti a tratti (ahi, quanto illegibili) nell'errore del mondo, così che dobbiamo compitarne i fedeli segnacoli, anche là dove ci appaiono oscuri e quasi intessuti di una volontà del tutto intesa al male.
Giunto al finire della mia vita di peccatore , mentre canuto senesco come il mondo, nell'attesa di perdermi nell'abisso senza fondo della divinità silenziosa e deserta, partecipando alla luce inconversevole delle intelligenze angeliche, trattenuto ormai col mio corpo greve e malato in questa cella del caro monastero di Melk, mi accingo a la sciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui in gioventù mi accadde di assistere, ripetendo verbatim quanto vidi e udii, senza azzardarmi a trarne un disegno, come a lasciare a coloro che verranno (se l'Anticristo non li precederà) segni di segni, perchè su di essi si eserciti la preghiera della decifrazione.
Il signore mi conceda la grazia di essere testimone trasparente degli accadimenti che ebbero luogo all'abbazia di cui è bene e pio si taccia ormai anche il nome, al finire dell'anno del Signore 1327 in cui l'imperatore Ludovico scese in Italia per ricostruire la dignità del sacro romano impero, giusta i disegni dell'Altissimo e a confusione dell'infame usurpatore simoniaco ed eresiarca che in Avignone recò vergogna al nome santo dell'apostolo (dico l'anima peccatrice di Giacomo di Cahors, che gli empi onorarono come Giovanni XXII).

lunedì, settembre 26, 2005

Il dizionario del diavolo

[Satana] "Vorrei chiedere un unico favore" egli disse.[Dio] "Dì pure"."Mi risulta che sta per essere creato l’uomo. Avrà bisogno di leggi"."Miserabile! Tu, destinato ad essere il suo avversario, tu, che dall’alba dell’eternità sei stato riempito d’odio per l’anima sua, tu chiedi il diritto di fargli le leggi?"."Chiedo perdono; ciò che domando è che gli sia permesso di farsele da solo". E così fu ordinato.

giovedì, settembre 22, 2005

Mo Tse

Tutti gli uomini educati e colti condannano l'assassinio. Ma poi quegli stessi uomini non si rendono conto che una guerra di aggressione contro un altro paese è altrettanto condannabile, anzi parlano a favore di essa e le offrono il loro appoggio. Ebbene, se un uomo condanna come "male" un piccolo male, e non condanna un male grande, come una guerra d'aggressione, possiamo affermare che quell'uomo ignora le differenze tra bene e male. Possiamo dedurre, quindi, che gli uomini educati e colti di questo mondo non conoscono la differenza tra bene e male.

Chin Sheng Tan

Sono giunto a rendermi conto che perdere il proprio tempo è un modo di impiegarlo; non perderlo è un altro modo di impiegarlo; e non preoccuparsi di continuare a perdere tempo anche sapendo che è una perdita di tempo è un altro modo di impiegarlo.

giovedì, settembre 15, 2005

Faber

Persa per molto persa per poco
presa sul serio presa per gioco
non c'è stato molto da dire o da pensare
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera
spettinata da tutti i venti della sera.

E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.

T'ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.

martedì, settembre 13, 2005

Hemingway

Detesto le fesserie che si scriveranno su di me e sulla mia roba quando sarò morto e anche se tu sei nemico a quello in cui credo preferisco essere attaccato da un nemico intelligente che mi conosce piuttosto che dalle porcate confuse e imprecise che produciamo da noi e chiamiamo critica.