mercoledì, novembre 21, 2007

Orlando furioso

tre, e quattro, e sei, lesse lo scritto quello infelice, e pur cercando invano che non vi fosse quel che v'era scritto, e sempre lo vedea più chiaro e piano: et ogni volta in mezzo il petto afflitto stringersi il cor sentia con fredda mano; rimase al fin con gli occhi e con la mente fissi nel sasso, al sasso indifferente...