martedì, settembre 30, 2008

Benvenuta Birba!!!


Vi presento la nostra nuova micia Birba, un Norvegese delle foreste. Sul trono ovviamene l'inossidabile Principe!
L'origine del gatto delle foreste norvegesi non è ben nota e ci sono molte leggende. La sua è una razza tra le più antiche, gatto da favola e protagonista di leggende marinare, secondo le quali era il gatto dei Vichinghi, assieme a loro navigava in paesi lontani, cacciando i topi nelle stive. Il Norvegese era anche il gatto delle favole scandinave, protagonista di molte storie raccontate tra i popoli nordici, si mormora che anche il "Gatto con gli Stivali" fosse un Norvegese. Ritroviamo questo felino dalla lunga coda folta nelle "Favole popolari norvegesi" di Asbjørnsen e Moe, e alcuni anni piu’ tardi in "Sølvfacks" di Gabriel Scott. Altri gatti Norvegesi delle Foreste li troviamo nella mitologia nordica, essi erano infatti i leggendari gatti che trainavano il Carro di Freya.L'aspetto è molto simile al Maine Coon, dal quale si differenzia fondamentalmente per la forma della testa: nel Maine è più lunga, con il muso squadrato e profilo leggermente ricurvo, mentre quella del Norvegese è più triangolare e con il naso dritto. Inoltre il pelo è tendenzialmente più ispido e grasso rispetto a quello del Maine. Il pelo è impermeabile e adatto a sopportare le temperature rigide del Paese di origine. Anche da piccoli presentano pelo lungo, anche se ci vogliono almeno due anni perchè raggiunga il suo aspetto migliore; lo sviluppo completo del gatto si raggiunge a tre anni. Il Norvegese delle Foreste è un gatto dal temperamento particolarmente gradevole e dalla stabilità caratteriale. Calmo, molto presente, va d'accordo con tutti i membri della famiglia: adulti, bambini, altri gatti, cani. E' in grado di adattarsi ad ogni stile di vita che gli viene proposto: vive tranquillamente in appartamento dove assolutamente non combina "disastri" anche se è opportuno fornirgli un albero tiragraffi per permettergli di affilarsi le unghie...

martedì, settembre 16, 2008

Maria...


Cecilia Sophia Anna Maria Kalogeropoulos

In arte Maria Callas

New York 2 dicembre 1923-Parigi 16 settembre 1977


Citazioni della Callas:


Artisti si nasce. E si rimane artisti, anche quando la voce è non è proprio una meraviglia.
Non ho bisogno dei soldi. Lavoro per l'arte.
Non sono un angelo e non pretendo di esserlo. Non è uno dei miei ruoli. Ma non sono nemmeno il diavolo. Sono una donna e una seria artista, e gradirei essere giudicata per quello.
Questa è la differenza fra un buon insegnante e uno di grande valore: il buon insegnante tira fuori il meglio dagli allievi, il grande insegnante prevede l'incapacità dello studente.
Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.
Paragonare me alla Tebaldi è come paragonare lo Champagne al Cognac, no meglio alla Coca Cola.
Love is much better when you're not married.


Citazioni sulla Callas:

Nella musica Lirica esistono due periodi denominati A.C. e D.C. ossia, prima della Callas e dopo la Callas!

La voce dell'opera si è fermata con la Callas, una perfezionista, nel senso che perfezionava i suoi difetti, come tutti i geni. Trovare e cestinare. Di questo si tratta. (Carmelo Bene).
... Quella voce ci affascinò come un sortilegio, un prodigio che non si poteva definire in alcun modo, la si poteva soltanto ascoltare come prigionieri di un incantesimo, di un turbamento mai esplorato prima. Ma non si può rendere appieno la tempesta di emozioni che suscitava in chi l'ascoltava per la prima volta. Perché Maria è un regalo di Dio che non si può definire nel tempo: Maria c'è sempre stata e ci sarà per sempre. (Franco Zeffirelli).
La congiunzione di stelle che si sono incontrate per creare un astro così completo e perfetto come Maria Callas non potrà ripetersi mai più (Franco Zeffirelli).

Si è tanto parlato di Maria, cose vere e non. Io mi limito a ciò che sento e cioè che Maria ha fatto testo. La ricorderemo sempre, volenti o nolenti, e la sentiremo in noi in modo indescrivibile. Siamo come drogati dal suo modo di essere, pur con tutti i suoi difetti; ma chi non ne ha? (Maria Simionato).

tratto da wikiquote.



giovedì, settembre 11, 2008

Beppe Grillo

Dovremmo essere la patria del diritto, siamo diventati la patria del rovescio. Oggi i fuorilegge scrivono leggi, i malfattori giudicano i giudici. E il destino dei magistrati è nelle mani delle sentenze degli avvocati...

lunedì, settembre 08, 2008

Shantaram

Uno degli aspetti paradossali del coraggio, e uno dei motivi per cui lo apprezziamo tanto, è che risulta più facile dimostrarlo agli altri che a se stessi.

venerdì, settembre 05, 2008

Il primo aricolo della stagione

B1 M. Gir. A: We@Bank Monza: la stagione inizia con una vittoria

MONZA - E' cominciata con una vittoria per 3 a 2 la stagione della We@Bank, neo-promossa in B1. Giovedì scorso al Palazzetto di Cernusco sul Naviglio, la compagine sanbiagina ha affrontato nella prima amichevole stagionale il Biella, da molti considerata come una delle formazioni più interessanti del girone A.
L'allenatore Romano Giannini, ha infatti da quest'anno un sestetto che promette bene: Bendandi-Batte sulla diagonale palleggiatore-opposto, Robbiati e Vajra al centro, Angelov e Santià schiacciatori e il libero Daniele Pavan, tenuto precauzionalmente a riposo e sostituito dal giovane Comunian. Coach Fumagalli dal canto suo non ha di che lamentarsi: a rimpinguare un gruppo giovane che lo scorso anno ha conquistato una promozione entusiasmante, sono arrivati alcuni "vecchi" leoni che di cicatrici sui vari campi della B1 ne hanno accumulate molte. A questa amichevole non hanno partecipato Gelasio e Vecchiato, tenuti a riposo. Il Fuma ha dunque così di deciso di schierare Invernici opposto a Reggio in cabina di regia, DiFelice e Rossi al centro, Nicolai e Corti di banda e l'appassionato di mele trentine Andrea Cauteruccio nel ruolo di libero. La partita ha evidenziato un grande equilibrio nei primi tre set, dove Biella ha mostrato subito i denti facendo sfoggio del proprio potenziale offensivo nella prima parte di gara; Monza, che ha avuto meno tempo a disposizione per provare il sestetto, ha fatto fatica inizialmente a prendere le misure all'avversario, ma si è poi sciolta col passare del tempo, riuscendo poi a ricostruire molti palloni, oltre a tenere inchiodato l'avversario con dei turni di battuta micidiali, in particolare con Invernici.
Nel quarto e nel quinto set, i due tecnici hanno dato spazio alle seconde linee per evitare sovraccarichi e dare a tutti la possibilità di "trasformare" il pesante lavoro svolto in questi giorni; Monza,avendo una panchina più ricca e altamente motivata, pareggia e conquista dunque la prima vittoria stagionale. Entrambe le squadre hanno dimostrato un certo affaticamento, segno che la preparazione fisica determinante per poter affrontare al meglio la lunga stagione che è alle porte, è nel pieno del suo corso. Venerdì 5 alle ore 21 presso il Palazzetto dello Sport di Candelo, si terrà il ritorno di questa sfida che anticipa i primi impegni ufficiali in Coppa Italia per entrambe le squadre: Monza sfiderà sabato sera nel primo derby stagionale i Diavoli Rosa di Brugherio, mentre Biella sarà impegnata domenica pomeriggio contro il Segrate.

martedì, settembre 02, 2008

I pastori

Oh...questa poesia mi è sempre piaciuta. E' possibile ascoltarla nel film "Auguri professore" con Silvio Orlando.

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori

Ah perché non son io cò miei pastori?

Gabriele D'annunzio