Piango oggi le idiozie a cui mi è toccato di assistere, in quella scatola vuota di contenuti che è la televisione italiana.
Piango per quei giovani di destra che facevano bella mostra delle magliette di Ernesto Guevara con le orecchie da topolino ieri a Telecamere. Li piango perchè è triste vedere gente che non avendo simboli o ideologie proprie schernisce quelle degli altri, senza conoscere la storia, o capire l'importanza dei personaggi.
Piango studio aperto e i suoi servizi per dementi, che ci offrono le scene disgustose del processo di Cogne e dei tanti in fila con il numerino, come all'Auchan, ridenti e gioiosi nell'assistere non al processo per l'omicidio di un bambino...ma al circo Franzoni-Taormina, che giocano a Commando ma che rifiutano le perizie psicologiche.
Piango perchè la gente dorme e si accontenta di sentire solo quello che ci vogliono far sentire, senza indignarsi quando i giornalisti non indagano e si accontentano di una risposta senza fare la seconda domanda, quella che smaschera.
Piango perchè, come ci ricorda un giornalista francese di cui non ricordo il nome, la democrazia che ha paura di ridere di se stessa è pericolosa.