martedì, marzo 22, 2005

Soliloquio

Per una persona che leggerà e spero ne tragga spunto.

Povero Catullo, smettila di illuderti!
Ciò che è perso - e lo sai - è perso: ammettilo.
Giorni di luce i tuoi, un lampo lontano,
quando correvi dove la tua fanciulla ti chiamava,
lei amata come nessuna sarà mai.
Quanta allegria, allora: quanti giochi volevi, e lei accettava.
Davvero un lampo lontano, quei giorni.
Ora non vuole più: e tu devi accettare.
Non seguirla, se fugge, e non chiuderti alla vita:resisti,
con tutte le tue forze.Addio, fanciulla.
Catullo è forte:non verrà a cercarti, non ti pregherà, se tu non vuoi.
Ma tu, senza le sue preghiere, soffrirai.
Ah, infelice, che vita ti rimane?Chi ti vorrà?
A chi sembrerai bella?Chi amerai?
A chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, non cedere, resisti.