Cari Lettori, amici, partner occasionali...
scrivo questo pezzo per giustificare almeno un poco, la piega editoriale che ha preso questo blog.
In più di uno mi avete chiesto il perché, da oramai un sacco di tempo io mi limiti, quasi esclusivamente, a postare canzoni, frasi, poesie...citazioni e a scrivere sempre meno di me. La risposta è semplice, L'avevo data già qualche tempo fa per chi aveva voluto capire. Non ho niente da dire che sia comunicabile al popolo tutto. Se volessi e se potessi, scriverei quello che mi passa per la testa ma lo comunicherei agli interessati. Se fossi certo che questo potrebbe servire a qualcosa. Se fossi certo che potrebbero capire almeno un po' , il significato più profondo di quello che cerco di trasmettere. Se fossi certo che questo mi aiuterebbe almeno un po'. Qualche tempo fa ho risposto un classico bene alla solita domanda come stai...beh è una puttanata. Rido, scherzo, parlo, bevo come al solito, ma questa è la superficie. Mi mancano molte cose e ad aggiungere insulto a lesione grave ho pure smesso di fumare. Non incolpo nessuno per la serie di eventi che hanno dato vita a questa situazione di inerzia totale ma chiedo un po' di comprensione, se non mi infiammo, se non do un punto di vista, se non scrivo , se non prendo parte...diciamo che sto vagando per ricercare un qualcosa che ho perso. Qualcosa che si è distrutto contro più di uno scoglio, morte, indifferenza, rifiuto di accettare. Vago per ricostruire e intanto prendo in prestito parole. La poesia e l'arte della citazione sono anche terapia. Comunico attraverso un pensiero altrui uno stato d'animo al quale non riesco a dare un contorno privato a causa della violenza delle reazioni che scatena. Credetemi vorrei farlo, vorrei lasciare che i tasti vadano da soli e raccontino le storie più grottesche e insensate come tempo fa', ma ci vuole ancora del tempo. Ci vuole ancora dello spazio. Bisogna svuotare per riempire di nuovo. Nel frattempo, Vi prego ascoltate l'eco, guardate il riflesso, custodite il bisbiglio.