Canta che ti passa...
martedì, dicembre 23, 2008
giovedì, dicembre 18, 2008
martedì, dicembre 16, 2008
La razza del Norvegese delle foreste
Di taglia grande, lungo, di costituzione robusta e con solida struttura ossea. La testa è triangolare con tutti i lati uguali, di buona altezza vista di profilo, fronte leggermente arrotondata, profilo dritto senza interruzioni, mento forte. Le orecchie sono grandi, larghe alla base, appuntite, con ciuffetti simili a quelli della lince e lunghi peli che ne fuoriescono. Gli occhi sono grandi, ovali, ben aperti ed obliqui e sono ammessi tutti i colori indipendentemente dalla colorazione del mantello. Espressione attenta. Le zampe sono robuste, alte, con zampe posteriori più alte di quelle anteriori. Piedi grandi e palmati che gli facilitano gli spostamenti sulla neve, arrotondati e proporzionati alle zampe. La coda è lunga e fornita di pelo, girata all'indietro dovrebbe raggiungere almeno le scapole, ma preferibilmente il collo.
Il pelo è semilungo. Il sottopelo lanoso è ricoperto da un pelo di copertura lucido e idrorepellente che è formato da peli lunghi, grossi e lucidi che coprono la schiena ed i fianchi. Un gatto in pieno pelo ha una gorgiera, una criniera completa e pantaloncini sulle zampe posteriori. Tutti i colori sono permessi incluse tutte le varietà con bianco. Sono esclusi i disegni di tipo point (siamese), e i colori chocolate, lilac, cinnamon e fawn. È permessa qualunque quantità di bianco.
Di nuovo on Line...welcome Semola
martedì, ottobre 28, 2008
Don Abbondio ovvero storie di tutti i giorni...vecchi ricordi...
Questa specie, ora del tutto perduta, era allora floridissima in Lombardia, e già molto antica.
Che i due descritti di sopra stessero ivi ad aspettar qualcheduno, era cosa troppo evidente; ma quel che più dispiacque a don Abbondio fu il dover accorgersi, per certi atti, che l'aspettato era lui...
Signor curato, l'illustrissimo signor don Rodrigo nostro padrone la riverisce caramente.
Questo nome fu, nella mente di don Abbondio, come, nel forte d'un temporale notturno, un lampo che illumina momentaneamente e in confuso gli oggetti, e accresce il terrore. Fece, come per istinto, un grand'inchino, e disse: - se mi sapessero suggerire...
Oh! suggerire a lei che sa di latino! - interruppe ancora il bravo...
Disposto... disposto sempre all'ubbidienza -. E, proferendo queste parole, non sapeva nemmen lui se faceva una promessa, o un complimento. I bravi le presero, o mostraron di prenderle nel significato più serio...
Don Abbondio (il lettore se n'è già avveduto) non era nato con un cuor di leone. Ma, fin da' primi suoi anni, aveva dovuto comprendere che la peggior condizione, a que' tempi, era quella d'un animale senza artigli e senza zanne, e che pure non si sentisse inclinazione d'esser divorato.
Il nostro Abbondio non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s'era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro. Aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete. Per dir la verità, non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. Ma una classe qualunque non protegge un individuo, non lo assicura, che fino a un certo segno: nessuna lo dispensa dal farsi un suo sistema particolare. Don Abbondio, assorbito continuamente ne' pensieri della propria quiete, non si curava di que' vantaggi, per ottenere i quali facesse bisogno d'adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. Il suo sistema consisteva principalmente nello scansar tutti i contrasti, e nel cedere, in quelli che non poteva scansare. Neutralità disarmata in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime, tra il clero e le podestà laiche, tra il militare e il civile, tra nobili e nobili, fino alle questioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni, o con le coltellate. Se si trovava assolutamente costretto a prender parte tra due contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia, e procurando di far vedere all'altro ch'egli non gli era volontariamente nemico: pareva che gli dicesse: ma perché non avete saputo esser voi il più forte? ch'io mi sarei messo dalla vostra parte.
Non è però che non avesse anche lui il suo po' di fiele in corpo; e quel continuo esercitar la pazienza, quel dar così spesso ragione agli altri, que' tanti bocconi amari inghiottiti in silenzio, glielo avevano esacerbato a segno che, se non avesse, di tanto in tanto, potuto dargli un po' di sfogo, la sua salute n'avrebbe certamente sofferto. Ma siccome v'eran poi finalmente al mondo, e vicino a lui, persone ch'egli conosceva ben bene per incapaci di far male, così poteva con quelle sfogare qualche volta il mal umore lungamente represso, e cavarsi anche lui la voglia d'essere un po' fantastico, e di gridare a torto
mercoledì, ottobre 22, 2008
martedì, settembre 30, 2008
Benvenuta Birba!!!
martedì, settembre 16, 2008
Maria...
Artisti si nasce. E si rimane artisti, anche quando la voce è non è proprio una meraviglia.
Non ho bisogno dei soldi. Lavoro per l'arte.
Non sono un angelo e non pretendo di esserlo. Non è uno dei miei ruoli. Ma non sono nemmeno il diavolo. Sono una donna e una seria artista, e gradirei essere giudicata per quello.
Questa è la differenza fra un buon insegnante e uno di grande valore: il buon insegnante tira fuori il meglio dagli allievi, il grande insegnante prevede l'incapacità dello studente.
Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.
Paragonare me alla Tebaldi è come paragonare lo Champagne al Cognac, no meglio alla Coca Cola.
Love is much better when you're not married.
... Quella voce ci affascinò come un sortilegio, un prodigio che non si poteva definire in alcun modo, la si poteva soltanto ascoltare come prigionieri di un incantesimo, di un turbamento mai esplorato prima. Ma non si può rendere appieno la tempesta di emozioni che suscitava in chi l'ascoltava per la prima volta. Perché Maria è un regalo di Dio che non si può definire nel tempo: Maria c'è sempre stata e ci sarà per sempre. (Franco Zeffirelli).
La congiunzione di stelle che si sono incontrate per creare un astro così completo e perfetto come Maria Callas non potrà ripetersi mai più (Franco Zeffirelli).
giovedì, settembre 11, 2008
Beppe Grillo
lunedì, settembre 08, 2008
Shantaram
venerdì, settembre 05, 2008
Il primo aricolo della stagione
MONZA - E' cominciata con una vittoria per 3 a 2 la stagione della We@Bank, neo-promossa in B1. Giovedì scorso al Palazzetto di Cernusco sul Naviglio, la compagine sanbiagina ha affrontato nella prima amichevole stagionale il Biella, da molti considerata come una delle formazioni più interessanti del girone A.
L'allenatore Romano Giannini, ha infatti da quest'anno un sestetto che promette bene: Bendandi-Batte sulla diagonale palleggiatore-opposto, Robbiati e Vajra al centro, Angelov e Santià schiacciatori e il libero Daniele Pavan, tenuto precauzionalmente a riposo e sostituito dal giovane Comunian. Coach Fumagalli dal canto suo non ha di che lamentarsi: a rimpinguare un gruppo giovane che lo scorso anno ha conquistato una promozione entusiasmante, sono arrivati alcuni "vecchi" leoni che di cicatrici sui vari campi della B1 ne hanno accumulate molte. A questa amichevole non hanno partecipato Gelasio e Vecchiato, tenuti a riposo. Il Fuma ha dunque così di deciso di schierare Invernici opposto a Reggio in cabina di regia, DiFelice e Rossi al centro, Nicolai e Corti di banda e l'appassionato di mele trentine Andrea Cauteruccio nel ruolo di libero. La partita ha evidenziato un grande equilibrio nei primi tre set, dove Biella ha mostrato subito i denti facendo sfoggio del proprio potenziale offensivo nella prima parte di gara; Monza, che ha avuto meno tempo a disposizione per provare il sestetto, ha fatto fatica inizialmente a prendere le misure all'avversario, ma si è poi sciolta col passare del tempo, riuscendo poi a ricostruire molti palloni, oltre a tenere inchiodato l'avversario con dei turni di battuta micidiali, in particolare con Invernici.
Nel quarto e nel quinto set, i due tecnici hanno dato spazio alle seconde linee per evitare sovraccarichi e dare a tutti la possibilità di "trasformare" il pesante lavoro svolto in questi giorni; Monza,avendo una panchina più ricca e altamente motivata, pareggia e conquista dunque la prima vittoria stagionale. Entrambe le squadre hanno dimostrato un certo affaticamento, segno che la preparazione fisica determinante per poter affrontare al meglio la lunga stagione che è alle porte, è nel pieno del suo corso. Venerdì 5 alle ore 21 presso il Palazzetto dello Sport di Candelo, si terrà il ritorno di questa sfida che anticipa i primi impegni ufficiali in Coppa Italia per entrambe le squadre: Monza sfiderà sabato sera nel primo derby stagionale i Diavoli Rosa di Brugherio, mentre Biella sarà impegnata domenica pomeriggio contro il Segrate.
martedì, settembre 02, 2008
I pastori
Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori
Ah perché non son io cò miei pastori?
Gabriele D'annunzio
mercoledì, agosto 27, 2008
Ippocrate
"La vita è breve, l'arte vasta, l'occasione istantanea, l'esperimento
malcerto, il giudizio difficile."
lunedì, agosto 25, 2008
Bruce Springsteen - Girls In Their Summer Clothes
Ben tornati...L'estate sta finendo e un anno se ne va..
E' finito il ritiro in quel di Civezzano 5 giorni di fuoco...ora si comincia come da catalogo ufficiale...In God We trust...
sabato, agosto 16, 2008
mercoledì, agosto 06, 2008
Leo Buscaglia
Ricordate che tutto cambia, soprattutto i rapporti umani, e che per mantenerli noi dobbiamo cambiare con essi. Assicuratevi di progredire e di crescere costantemente insieme ma separatamente.
Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate. Dovete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c'è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi.
Lasciarsi sfuggire l'amore è lasciarsi sfuggire la vita.
Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo. Vivere significa sporcarsi le mani. Vivere significa buttarsi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi... tra le stelle
giovedì, luglio 31, 2008
Amistad
martedì, luglio 29, 2008
Secret Garden, Jerry Mix
[Laurel:] Uh huh
[Dorothy Boyd:] That I love him. I do! I love him, I love him! And I don't care what you think. I love him for the man he wants to be, and I love him for the man that he almost is. I love him, Laurel. I love him! I love him.
She'll let you in her house
If you come knockin' late at night
She'll let you in her mouth
If the words you say are right
If you pay the price
She'll let you deep inside
But there's a secret garden she hides
[Rod Tidwell:] You gotta be fair to her. She loves you. If you don't love her, you got to tell her.
She'll let you in her car
To go drivin' 'round
She'll let you into the parts of herself
That'll bring you downShe'll let you in her heart
If you got a hammer and a vise
But into her secret garden, don't think twice
[Jerry Maguire:] What if we got married? If I said that, would you stay?
[Dorothy Boyd:] Oh no. Don't do that. Don't say that unless...You've gone a million miles
[Dorothy Boyd:] Well... Say it if you want to...How far'd you get
[Jerry Maguire:] Will you marry me?To that place where you can't remember
[Jerry Maguire:] What do you think?And you can't forget
[Dorothy Boyd:] Laurel? We're getting married!
She'll lead you down a path
There'll be tenderness in the air
She'll let you come just far enough
So you know she's really there
And she'll look at you and smile
And her eyes will say
She's got a secret garden
Where everything you want
Where everything you need
Will always stay a million miles away
[priest:] Do you, Jerry McGuire, take this woman to be your lawfully wedded wife?
[priest:] And do you ([Dorothy Boyd (addressing her son):] no, not now, sweetheart)
[priest:] Dorothy Boyd take this man to be your lawfully wedded husband?
[priest:] I now pronounce you husband and wife.
[Dorothy Boyd:] I pretended that proposal by the car was real, and it might have just been a hypothetical. I did this. And at least I can do something about it now.
[Jerry Maguire:] So this break is a breakup? It's...
[Dorothy Boyd:] Come on, Jerry. You know this isn't easy for me.
[Jerry Maguire:] Kay. Okay. If this is where it has to end then this is where it has to end.
[Jerry Maguire:] I'm not letting you get rid of me. How about that? I miss my wife. I love you. You complete me. And I'm just, I...
[Dorothy Boyd:] Shut up. Just shut up. You had me at hello. You had me at hello.
To my love, my rose , my pain, my happyness...my Kiki.
venerdì, luglio 25, 2008
martedì, luglio 22, 2008
Welcome Back
Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo. (Ralph Wlado Emerson)
venerdì, giugno 27, 2008
Prime vacanze
Al mio ritorno le foto del Viaggio e le attesissime foto inerenti al post precedente...
Sunday Girl...
we're gonna get to that place
Where we really want to go
and we'll walk in the sun
But till then tramps like us
baby we were born to run
giovedì, giugno 26, 2008
Finale
venerdì, giugno 20, 2008
giovedì, giugno 19, 2008
Il grande Vecchio del giornalismo
Cavaliere di Gran Croce ordine al merito della Repubblica Italiana.
Scrittore destrorso, vediamo un po' cosa diceva nel suo classico stile schietto diretto e pungente:
- Condannato dal tribunale di Reggio Emilia per bestemmie e turpiloquio contro la Chiesa, Roberto Benigni avrebbe qualche ragione di considerarsi vittima di un'ingiustizia. Proprio il giorno prima la Chiesa riabilitava Martin Lutero, scomunicato ai suoi tempi pressappoco per gli stessi motivi. Come cambia, coi tempi, la sorte degli uomini! È inquietante pensare che Benigni, se fosse vissuto cinquecent'anni fa, sarebbe forse diventato Lutero. Ma addirittura sconvolgente è che Lutero, se fosse nato cinquecent'anni dopo, sarebbe forse diventato Benigni! (8 novembre 1983).
- L'agenzia Ansa riferisce che da un sondaggio operato in Francia su un pubblico internazionale, risulterebbe che il maschio italiano detiene ancora il primato mondiale della seduzione. Speriamo che i giornali non riportino la notizia: gl'italiani sarebbero capaci di crederci.
- Per sfatare le malevole dicerie su certe bestie, il presidente degli «animalisti» italiani ha offerto un premio di 200 milioni a chi potrà dimostrare che i corvi scrivono lettere anonime e che le talpe fanno le spie. È vero: di simili casi non ne conosciamo. Ma di somari che fanno i presidenti, ne conosciamo parecchi.
- In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore, quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere un padrone da servire. Lo diceva Mussolini: "Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?".
- Sempre più si diffonde sulla nostra stampa il brutto vezzo di chiamare Andreotti col nome di Belzebù. Piantiamola. Belzebù potrebbe anche darci querela.
- La scoperta che c'è un'Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L'Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L'Italia del 25 luglio, l'Italia dell'8 settembre, e anche l'Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo. (dall'intervista a Montanelli di Laura Laurenzi, 26 marzo 2001)
- In una conferenza stampa a Nuova Delhi, Henry Kissinger ha dichiarato che verrà a Roma e andrà a pranzo dal presidente Leone, ma non parlerà di politica perché quella italiana è, per lui, troppo difficile da capire. È la prima volta che Kissinger riconosce i limiti della propria intelligenza. Ma vogliamo rassicurarlo. A non capire la politica italiana ci sono anche cinquantacinque milioni di italiani, compresi coloro che la fanno
- Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
- Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
- È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni. (25 marzo 2001)
- Il fascismo privilegiava i somari in divisa. La democrazia privilegia quelli in tuta. In Italia, i regimi politici passano. I somari restano. Trionfanti
- Come dissi scherzando a Nilde Iotti quando venne a trovarmi al Giornale, tenevo una vecchia icona di Stalin perché è il comunista che ammiro di più: quello che ha fatto fuori più comunisti.
- Spero che l'Europa tratti Berlusconi con l'indignazione e il disprezzo che merita. (8 maggio 2001)
mercoledì, giugno 18, 2008
Fatti odierni....o antichi?
giovedì, giugno 12, 2008
Ciao Lions
mercoledì, giugno 11, 2008
bee hive -che cosa c'è
Signori e signori si riuniscono i Bee Hive...e non contenti fanno pure un tour Europeo.
martedì, giugno 10, 2008
venerdì, giugno 06, 2008
Simposio
morbidi sono i suoi piedi che non accosta alla terra
ma ella procede sfiorando le teste degli uomini.
E mi pare che egli ci abbia dato una bella prova della sua delicatezza col dirci che non cammina sul duro ma sul morbido. Serviamoci, anche noi, per Amore, dello stesso indizio a conferma che è delicato; egli, infatti, non cammina per terra e nemmeno sulle teste degli uomini che, poi, tanto morbide non sono, ma tra le più tenere delle cose che esistono egli procede e dimora: egli, infatti, ha posto la sua sede nel cuore e nell'animo degli uomini e degli dei; non però in tutte le anime indistintamente. Se, infatti, ne trova una rozza, fila via, se gentile invece, vi resta. Dato, quindi, che egli è sempre a contatto, e non solo con i piedi ma anche con tutto se stesso, con le più tenere tra le tenerissime cose, necessariamente deve essere delicatissimo. Il più giovane, dunque, e il più delicato; ma oltre a questo è duttile. Non potrebbe piegarsi in tutte le direzioni e entrare di soppiatto nelle anime e così uscirne se fosse rigido; la leggiadria, per consenso comune, è la prova evidente delle fattezze armoniche e flessuose che Amore possiede. Infatti, fra l'amore e la bruttezza c'è sempre reciproca guerra. La bellezza del suo incarnato ci dice che egli indugia tra i fiori, poiché Amore non resta dove non v'è cosa in fiore o che sia avvizzita, sia essa corpo o anima o altro, ma dove tutto è fiorito e olezzante, là si posa e dimora.
giovedì, maggio 29, 2008
martedì, maggio 27, 2008
Bruce Springsteen - We shall overcome (Live)
Il concerto si avvicina e oggi la speranza si riaccende...may be
giovedì, maggio 22, 2008
Riflettendo
perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto,
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato,
perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente,
perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertold Brecht
lunedì, maggio 19, 2008
venerdì, maggio 09, 2008
Ulisse
ma quando tu la dai, ecco l'hai data.
E allora è tua per sempre.
James Joyce
giovedì, maggio 08, 2008
martedì, maggio 06, 2008
Vasco Rossi 7 giugno
Per Info e Costi contattatemi alla mia e-mail.
ildottort@hotmail.it
giovedì, aprile 24, 2008
venerdì, aprile 18, 2008
martedì, aprile 15, 2008
Figlio...per te
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa».
venerdì, aprile 11, 2008
giovedì, aprile 10, 2008
Bohemian Rapsody
I see a little silhouette of a man
Scaramouch, scaramouch, will you do the fandango?
Thunderbolt and lightning, very very frightening me
Gallileo, gallileo, gallileo, gallileo
Gallileo figaro, magnifico
But I'm just a poor boy and nobody loves me
Noothing really matters, anyone can see
Nothing really matters, nothing really matters...
to me...
Anyway the wind blows
Comunque soffi il vento....
da "The Economist"
UNLESS a technical hitch causes a postponement, Italy will go to the polls on April 13th and 14th to elect its 62nd post-war government—and the signs are that it will be led by Silvio Berlusconi, just like the 53rd, the 59th and the 60th. By clinging to the familiar, are the Italians paradoxically hoping for change? Theirs, after all, is a country in which “everything must change so that everything can stay the same,” according to Giuseppe di Lampedusa, author of “The Leopard”, the great Sicilian novel. Perhaps they believe that by bringing Mr Berlusconi back to power they can invert this maxim and keep everything the same in order to promote reform. If so, they are likely to be disappointed.
During his most recent spell in office, between 2001 and 2006, Mr Berlusconi did achieve modest improvements to Italy's unsustainable pension system and to its inflexible labour market. Much of his energy, though, was devoted to furthering his own, or his friends', interests. Some of his efforts took the form of laws (like the country's statute of limitations) that helped him to avoid conviction, some to attacks on the judiciary, some to the introduction of a voting system partly designed to keep him in power. In this he was disappointed, but the new system did lead—as intended—to a parliament in which a plethora of parties was represented, nine of the 39 in a centre-left government with a carpaccio-thin majority. Predictably, it carried out few reforms. Predictably, too, it came to a premature end. Hence the election.
Perhaps, now that he is rid of most of his legal troubles, he can start to think more about a place in history as a great reformer and less about staying out of jail. It's possible. He is 71, and could take the view that he has nothing to lose by attacking the immobilismo of politics that lies behind the relative decline of the Italian economy (see article). But that is unlikely. He has never shown much interest in reform. He is more likely to have his eyes on a populist route to the presidency.
Besides, more is at stake in this election than the possibility of real change. For this year, as in every year in which Mr Berlusconi has been a candidate, Italians are being asked to vote for someone who is simply unfit to lead a modern democracy. That seemed likely from the very first, in 1994, when he came to office presiding over a huge business empire that included a virtual monopoly of Italy's commercial television. He merely shrugged at this, just as he shrugged when corruption came to light at his main company and his brother Paolo, to whom he had entrusted some of his affairs, was charged. The magistrates were politically motivated, he averred.
His government fell, for unrelated reasons, but just over six years later he was back. The judicial investigations into his affairs had multiplied and the conflicts of interest were still unresolved. The Economist, which had called on him to resign in 1994, declared him unfit to run Italy (see article). His response was a libel suit, which remains open. Our judgment, however, has been amply vindicated. Not only did the charges and conflicts of interest persist but so did the attacks on the judiciary. They were accompanied by changes in the law designed to ensure that no conviction would ever sully his name. In January this year, for instance, he was acquitted of false accounting in the 1980s because a law passed by his government in 2002 had decriminalised the activities he was accused of.
Two months ago the European Court of Justice ruled that Italy smothered competition in broadcasting. Private television is still dominated by Mr Berlusconi. He is still Italy's richest man, still beset by conflicts of interest, still unfit, even if he were a great reformer, to rule Italy. Italians should vote for Walter Veltroni, his opponent from the centre-left, instead.
martedì, aprile 08, 2008
La Sicile va voter à l'ombre de la Pieuvre
Avant les élections des 13 et 14 avril, une partie de la classe politique sicilienne continue à entretenir des liens avec la Mafia.
Si tout se passe comme prévu, le Palazzo Madama, le Sénat italien, devrait bientôt compter parmi ses estimables représentants un «ami personnel» de Giovanni Brusca, l'assassin du juge antimafia Giovanni Falcone. C'est en tout cas en ces termes que le tueur de la Mafia aime qualifier Salvatore Cintola, 67 ans, vieux briscard de la politique sicilienne à la carrière marquée par de multiples changements d'étiquette. Cintola figure cette fois en bonne place sur la liste sénatoriale centriste de l'Union des démocrates chrétiens (UDC). Déjà élu à l'assemblée régionale avec la bénédiction des hommes d'honneur, il pourrait siéger sur les bancs du Parlement romain au côté de son colistier Toto Cuffaro, le faiseur de roi en Sicile
....
«Cuffaro est innocent tant qu'il n'a pas été rejugé. Je suis convaincu qu'il sera blanchi», jure Saverio Romano, le nouveau numéro un de l'UDC en Sicile. «Pourquoi s'acharner sur l'UDC ? Marcello Dell'Utri, le propre bras droit de Berlusconi, est presque dans le même cas : il a fait appel de sa condamnation à neuf ans de prison pour concours externe à association mafieuse», ajoute le chef centriste à l'escorte composée d'un chauffeur et d'un garde du corps en costume et lunettes noires.
lunedì, aprile 07, 2008
giovedì, aprile 03, 2008
mercoledì, aprile 02, 2008
da: THE MOST EXCELLENT AND LAMENTABLE TRAGEDY OF ROMEO AND JULIET
Ti prego, buon Mercuzio, andiamo a casa. Fa molto caldo oggi, e i Capuleti sono in giro: dovessimo incontrarli,non potremo evitare d’azzuffarci. Il sangue, in questi giorni di calura, fa il matto e bolle più del necessario.
Mercuzio:
Tu mi somigli a un di quei compari che, come sono entrati in una bettola, ti sbattono la spada sopra un tavolo, gridandole: “Dio voglia, non sia mai, ch’abbia a usar di te!”; e poco dopo, al secondo bicchiere, come niente, ci infilzano lo stesso taverniere.
lunedì, marzo 31, 2008
Isaia
Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele:
"Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. 2 Se dovrai attraversare le acque, sarò con te,
i fiumi non ti sommergeranno;
se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,
la fiamma non ti potrà bruciare; 3 poiché io sono il Signore tuo Dio,
il Santo di Israele, il tuo salvatore.
Io do l`Egitto come prezzo per il tuo riscatto,
l`Etiopia e Seba al tuo posto. 4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi,
perché sei degno di stima e io ti amo,
do uomini al tuo posto
e nazioni in cambio della tua vita. 5 Non temere, perché io sono con te;
dall`oriente farò venire la tua stirpe,
dall`occidente io ti radunerò. 6 Dirò al settentrione: Restituisci,
e al mezzogiorno: Non trattenere;
fà tornare i miei figli da lontano
e le mie figlie dall`estremità della terra, 7 quelli che portano il mio nome
e che per la mia gloria ho creato
e formato e anche compiuto".
Hagakure
Si può imparare qualcosa da un temporale. Quando un acquazzone ci sorprende,Caluso...xxx....andiamo....
cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci
sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente. Se invece, sin dal principio,
accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo
di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
venerdì, marzo 28, 2008
giovedì, marzo 27, 2008
lunedì, marzo 24, 2008
mercoledì, marzo 19, 2008
Festa del Papà
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Eugenio Montale
venerdì, marzo 14, 2008
Bruce Springsteen - The River (on a street in Copenhagen)
Su gentile richiesta di Emiliano pubblico questo video. Trattasi del Boss che canta con un artista di strada a Copenhagen. Poi alla fine tra gli applausi ricorda al pubblico di fare le offerte al tizio...
lunedì, marzo 10, 2008
Buona serata
Che dire alla fine le abbiamo buscate...
Battuta pessima, quanto d'obbligo.
Mentre Durex ci augura una buona serata prendiamo un altro punto (35 ndr.) e pensiamo a Correggio.
Si Gioca a Casa di Ligabue...sarà seduto li in riva al fosso a guardare la sua piccola stella senza cielo mentre Marlon Brando è sempre lui, vivo morto o x?
Va be Andiamo....ma andiamo però...
giovedì, marzo 06, 2008
Premonzioni
giovedì, febbraio 28, 2008
Thunder Road
mercoledì, febbraio 27, 2008
Hans Axel von Fersen
Il Conte Hans Axel von Fersen anche de Fersen (Stoccolma, 4 settembre 1755 – Stoccolma, 20 giugno 1810) è stato un militare e diplomatico svedese.
Si ritiene sia stato amante di Maria Antonietta di Asburgo-Lorena e la loro intimità diventò quasi certamente fisica. Una versione, probabilmente romanzata, del primo incontro fra i due vuole che si siano conosciuti ad una festa in maschera. Lui le aveva rivolto la parola inconsapevole del fatto che la sua interlocutrice fosse Maria Antonietta. Quando però ella si allontanò e tutti le andarono incontro, capì d'aver chiacchierato con la più importante donna di Francia.
Si racconta che l'amore di Fersen per la regina rasentasse l'adorazione. Maria Antonietta, affascinata dal giovane svedese, si lasciò coinvolgere molto intimamente a questo amore.
Fersen ebbe molte altre relazioni, anche parallelamente alla regina, ma si dice che l'unica donna davvero amata fu Maria Antonietta e che anche nei rapporti con altre donne pensasse continuamente a lei. Il loro amore, seppur impossibile, continuò, per certi versi, fino al 1793 anno in cui la regina venne ghigliottinata. Frequentò quindi spesso la reggia di Versailles e non mancarono le voci ed i pettegolezzi sui due.
Non risulta che la regina abbia fatto nulla per troncare la relazione, ma Fersen, probabilmente ed inutilmente deciso a dimenticarla, o forse per mettere a tacere i nobili francesi, partì per l'America. Al suo ritorno, si ritiene, riprese la relazione con Maria Antonietta, anche in maniera piuttosto evidente.
Lo stesso Luigi XVI era a conoscenza della relazione. Forse per questo motivo Fersen non si sposò mai: il matrimonio previsto con una nobile donna venne da lui rinviato all'infinito. Scrisse infatti alla sorella che, se non poteva essere della donna che amava e da cui era amato, a sua volta non voleva essere di nessun'altra in modo duraturo.
La figura di questa "amabile donna" (come egli la definì) turbò sempre la sua esistenza. Per lei mise in pericolo la sua vita e rinunciò al matrimonio. La celebre frase "tutto a te mi guida", stemma della sua famiglia, è ritenuta da alcuni conferma del loro amore e, secondo alcune testimonianze, venne incisa su due anelli.
Fersen guidò la fallita fuga fermata a Varennes dei reali, ma lasciò la comitiva poco prima dell'arresto, ormai vicino al confine coi Paesi Bassi austriaci, fiducioso nella riuscita dell'impresa. Non si perdonò mai quest'assenza, che probabilmente gli salvò la vita. Egli cercò invano di salvare Maria Antonietta dalla ghigliottina, sino a tornare in incognito, a rischio della vita, a fianco della regina ormai prigioniera del suo popolo, dopo la fallita fuga.
Vagò poi per l'Europa, anche in qualità di diplomatico per conto del re di Svezia Gustavo IV, da uomo politicamente influente, ma dalla sua corrispondenza privata risulta non sia mai più tornato ad essere felice come al fianco di Maria Antonietta.
Nel 1810, nello stesso giorno dell'anniversario della fuga a Varennes (20 giugno), venne linciato da una folla inferocita che lo accusava (a torto) d'aver avvelenato Carlo Augusto, duca di Augustenburg, erede al trono di Svezia.
La sua ricca corrispondenza con la Regina rimase nascosta sino alla metà dell'ottocento, quando gli eredi ne autorizzarono la parziale pubblicazione; per un malinteso senso del pudore verso la memoria dell'antenato e della sua regale compagna, tutte le frasi contenenti espressioni denuncianti un'eccessiva intimità vennero cancellate a mano. Alla fine dell'ottocento, quando la tecnologia avrebbe permesso di decifrare anche questi passi, tutte le missive "incriminate" vennero bruciate.
Lady Oscar- Maria Antonietta e Fersen
Uno dei mie cartoni animati preferiti, infarciti di personaggi storici realmente esistiti, c ome il conte Hans Axel Von Fersen
martedì, febbraio 26, 2008
Maratona ligure
"e per fare una battuta di spirito...il Leone vegetariano si è mangiato la grande mela..."
Una battaglia sotto tutti i punti di vista quella contro La Spezia, finchè il "nemico" Sportivo è stato battuto e vinto...e dietro la collina non c' è più nessuno solo aghi di pino e silenzio e funghi buoni da mangiare buoni da seccare, da farci il sugo quando viene natale, quando i bambini piangono e...l'autista a Segrate veloce vuole tornare.......sti cazzi aveva un razzo non dico dove...
I tifosi ci hanno accompagnato e sostenuto in maniera davvero encomiabile, grandi fianco a fianco in imprese sempre più grandi.
Arriva la vittoria del cuore e dei polmoni , vittoria numero 12...Andiamo!!!
venerdì, febbraio 22, 2008
martedì, febbraio 19, 2008
Emily Dickinson
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita.
lunedì, febbraio 18, 2008
giovedì, febbraio 14, 2008
Shakespeare
Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!
martedì, febbraio 12, 2008
Flagellazione dell'Ellesponto
La flagellazione dell'Ellesponto o fustigazione dell'Ellesponto è un evento, solo apparentemente minore, occorso nell'ambito delle guerre persiane, per la precisione nella seconda spedizione mossa da Serse I di Persia contro la Grecia.
Si trattò di una punizione corporale, in quella forma di tortura che va sotto il nome di flagellazione, che il re persiano inflisse al tratto di mare dell'Ellesponto (lo stretto dei Dardanelli), reo, a suo dire, di avergli recato un'ingiusta offesa personale.
Questa sarebbe consistita nella distruzione del ponte di barche che Serse andava realizzando sullo stretto, al fine di consentire il transito del suo esercito
La punizione fu eseguita, secondo i voleri del re, infliggendo al mare trecento frustate, accompagnate da una terribile e offensiva maledizione. Il re ordinò pure che fossero scagliati in mare due ceppi con l'aggiunta, probabile, di una marchiatura a fuoco del mare, a lasciare su di esso un'onta perenne.
« ...gli dei e gli eroi... non tollerarono che un unico uomo regnasse sull'Asia e sull'Europa, un empio, un tracotante che metteva sullo stesso piano le cose sacre e le profane, incendiando e abbattendo le statue degli dei; un uomo che ha fatto persino fustigare il mare e gli ha imposto catene! »
(Temistocle arringa gli ateniesi, in Erodoto, Storie, VIII, 109)
lunedì, febbraio 11, 2008
Undici...
Mi accingo a lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e
tremendi a cui in gioventù mi accadde di assistere, ripetendo verbatim quanto
vidi e udii, senza azzardarmi a trarne un disegno, come a lasciare a coloro che
verranno (se l'Anticristo non li precederà) segni di segni, perché su di essi si
eserciti la preghiera della decifrazione
mercoledì, febbraio 06, 2008
lunedì, febbraio 04, 2008
Biella Storia...
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
5
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
10
Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
là dove terminava quella valle
15
che m'avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de' raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
Allor fu la paura un poco queta
20
che nel lago del cor m'era durata
la notte ch'i' passai con tanta pieta.
Torniamo da Biella sconfitti da una buona squadra, complice una serata negativa sotto qualche punto di vista. Serenamente dopo un bel respiro di riflessione, ripartiamo per la nostra marcia, il freddo inverno del girone del nord-ovest continua, di fieno ce n'è ma se soleggia è meglio uscir a far provviste, quindi...andiamo!!!
venerdì, febbraio 01, 2008
Piccolo Spazio Pubblicità...
Avete mai pensato a una vacanza nelle colline del Chianti?
Nei pressi di Montevarchi, in posizione strategica per raggiungere Firenze, Siena e Arezzo.
In località Montegonzi, sorge il podere le Murricce. Si affittano mini-appartamenti per trascorrere qualche giorno in relax fuori dal caos della città. Dotato di piscina ( come da foto). Per chi fosse interessato a delle referenze/contatti può contattarmi alla mail ildottort@hotmail.it
giovedì, gennaio 31, 2008
martedì, gennaio 29, 2008
le gemelle bla bla e lo zio Reginaldo
Continua il viaggio nei classici Disney...ecco gli aristogatti:
Bravo, bravissimo! Lei ha proprio un gran talento! - Oh grazie! E come faresti de nome? - Io mi chiamo Duchessa! - Duchesa... dorce... me piace... e che occhi! L'occhi tui so' du' zaffiri splendenti che mandano raggi caldi e seducenti
lunedì, gennaio 28, 2008
Andata e...ritorno
In un palazzetto meravigliosamente caldo grazie alla coreografia dei nostri super tifosi, abbiamo ceduto le armi ad una formazione (il Cavriago ndr) che per il valore espresso in campo merita ampiamente il primato nel nostro campionato. Ci rimane la soddisfazione per aver confuso loro le idee portando a casa il set in cui dovevano vincere i nervi. Con umiltà continuiamo a lavorare per portare a termine i nostri obbiettivi. Mancano dodici intense battaglie, alla fine di quelle tireremo le somme....e andiamo!!!!
venerdì, gennaio 25, 2008
giovedì, gennaio 24, 2008
Dai racconti di Zorro-San
Per riuscirci occorre disponibilità, grande determinazione, voglia di soffrire e motivazioni solidissime.
E’ molto facile confondere il desiderio di fare del proprio meglio dal bisogno, forse meglio dire urgenza o necessità, di fare il massimo.
Solo quando questo strano miracolo avviene si può parlare di squadra speciale.
E’ uno stato felicissimo e fragilissimo: va rispettato senza confondere mai il desiderio con il bisogno profondo di dare il massimo.
Solo chi riesce a non pensare ad altro, chi sente che ogni singola palla è la più importante ha la possibilità di entrare in quella meravigliosa dimensione
mercoledì, gennaio 23, 2008
Troy-frasi scelte
Ti dirò un segreto, una cosa che non insegnano. Gli Dei ci invidiano, ci invidiano perché siamo mortali, perché ogni momento può essere l'ultimo per noi, ogni cosa è più bella per i condannati a morte.. E tu non sarai mai più bella di quanto sei ora, questo momento non tornerà.
Attento a cosa cerchi, potresti trovarlo....
Non avrai gli occhi stasera. Nè orecchie nè lingua,vagherai nell'oltretomba ceco, sordo e muto e i defunti diranno: "Ecco Ettore, lo stolto che credeva di aver ucciso Achille".
Non ci sono patti tra uomini e leoni
martedì, gennaio 22, 2008
Whistle Stop - Opening to Robin Hood (1973)
Questo e La Spada nella roccia mia sorella me li avrà fatti vedere 6 miliardi di volte. Ma questi ruoli animali per la storia sono così azzeccati da rendere il film un capolavoro di animazione e di rappresentazione della realtà.