martedì, dicembre 23, 2008

Hoist The Colours- Issa la bandiera

Canta che ti passa...

martedì, dicembre 16, 2008

La razza del Norvegese delle foreste

La storia del Gatto delle foreste norvegesi (o Norsk Skogkatt come è conosciuto nel suo paese d'origine) è ricca di leggende legate al popolo dei Vichinghi. Si narra, infatti, che questo antico popolo usasse tenere in casa i gatti dei boschi vicini alle loro abitazioni, e che li portassero sulle loro navi, durante i viaggi, come cacciatori di topi. Alcune leggende norvegesi raccontano che Freyja (il nome della mamma di Birba e Semola), dea dell'amore e della fertilità, vagasse per il mondo su un carro trainato da due grossi gatti dal pelo lungo cercando il suo consorte Óðr, e anche che Thor, dio del tuono, fu sottoposto ad una prova di forza che consisteva nel sollevare un grosso gatto. Le prime citazioni storiche, cominciano nel 1559 quando il sacerdote e naturalista danese Peter Clausson Friis, allora residente in Norvegia, divise le linci norvegesi in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto.

Di taglia grande, lungo, di costituzione robusta e con solida struttura ossea. La testa è triangolare con tutti i lati uguali, di buona altezza vista di profilo, fronte leggermente arrotondata, profilo dritto senza interruzioni, mento forte. Le orecchie sono grandi, larghe alla base, appuntite, con ciuffetti simili a quelli della lince e lunghi peli che ne fuoriescono. Gli occhi sono grandi, ovali, ben aperti ed obliqui e sono ammessi tutti i colori indipendentemente dalla colorazione del mantello. Espressione attenta. Le zampe sono robuste, alte, con zampe posteriori più alte di quelle anteriori. Piedi grandi e palmati che gli facilitano gli spostamenti sulla neve, arrotondati e proporzionati alle zampe. La coda è lunga e fornita di pelo, girata all'indietro dovrebbe raggiungere almeno le scapole, ma preferibilmente il collo.
Il pelo è semilungo. Il sottopelo lanoso è ricoperto da un pelo di copertura lucido e idrorepellente che è formato da peli lunghi, grossi e lucidi che coprono la schiena ed i fianchi. Un gatto in pieno pelo ha una gorgiera, una criniera completa e pantaloncini sulle zampe posteriori. Tutti i colori sono permessi incluse tutte le varietà con bianco. Sono esclusi i disegni di tipo point (siamese), e i colori chocolate, lilac, cinnamon e fawn. È permessa qualunque quantità di bianco.

Di nuovo on Line...welcome Semola











Rieccomi dopo un mese e mezzo di lungo silenzio meditativo.




Vi porto in dono qualche foto dell'ultimo arrivato in casa: Semola. In arte Semulù.




Il nome originale è Betameche della lince rossa. Ovviamente Veronica ed io non potevamo impiegare una giornata per chiamarlo così è stato ribattezzato come il protagonista della spada della Roccia.




Anche Semola è un Norvegese delle Foreste e proviene dalla stessa cucciolata di Birba.
















martedì, ottobre 28, 2008

Don Abbondio ovvero storie di tutti i giorni...vecchi ricordi...

Per una di queste stradicciole, tornava bel bello dalla passeggiata verso casa, sulla sera del giorno 7 novembre dell'anno 1628, don Abbondio, curato d'una delle terre accennate di sopra...Diceva tranquillamente il suo ufizio, e talvolta, tra un salmo e l'altro, chiudeva il breviario, tenendovi dentro, per segno, l'indice della mano destra, e, messa poi questa nell'altra dietro la schiena, proseguiva il suo cammino, guardando a terra, e buttando con un piede verso il muro i ciottoli che facevano inciampo nel sentiero...Il curato, voltata la stradetta, e dirizzando, com'era solito, lo sguardo al tabernacolo, vide una cosa che non s'aspettava, e che non avrebbe voluto vedere. Due uomini stavano, l'uno dirimpetto all'altro...a prima vista si davano a conoscere per individui della specie de' bravi.
Questa specie, ora del tutto perduta, era allora floridissima in Lombardia, e già molto antica.
Che i due descritti di sopra stessero ivi ad aspettar qualcheduno, era cosa troppo evidente; ma quel che più dispiacque a don Abbondio fu il dover accorgersi, per certi atti, che l'aspettato era lui...
Signor curato, l'illustrissimo signor don Rodrigo nostro padrone la riverisce caramente.
Questo nome fu, nella mente di don Abbondio, come, nel forte d'un temporale notturno, un lampo che illumina momentaneamente e in confuso gli oggetti, e accresce il terrore. Fece, come per istinto, un grand'inchino, e disse: - se mi sapessero suggerire...
Oh! suggerire a lei che sa di latino! - interruppe ancora il bravo...
Disposto... disposto sempre all'ubbidienza -. E, proferendo queste parole, non sapeva nemmen lui se faceva una promessa, o un complimento. I bravi le presero, o mostraron di prenderle nel significato più serio...
Don Abbondio (il lettore se n'è già avveduto) non era nato con un cuor di leone. Ma, fin da' primi suoi anni, aveva dovuto comprendere che la peggior condizione, a que' tempi, era quella d'un animale senza artigli e senza zanne, e che pure non si sentisse inclinazione d'esser divorato.
Il nostro Abbondio non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s'era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro. Aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete. Per dir la verità, non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. Ma una classe qualunque non protegge un individuo, non lo assicura, che fino a un certo segno: nessuna lo dispensa dal farsi un suo sistema particolare. Don Abbondio, assorbito continuamente ne' pensieri della propria quiete, non si curava di que' vantaggi, per ottenere i quali facesse bisogno d'adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. Il suo sistema consisteva principalmente nello scansar tutti i contrasti, e nel cedere, in quelli che non poteva scansare. Neutralità disarmata in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime, tra il clero e le podestà laiche, tra il militare e il civile, tra nobili e nobili, fino alle questioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni, o con le coltellate. Se si trovava assolutamente costretto a prender parte tra due contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia, e procurando di far vedere all'altro ch'egli non gli era volontariamente nemico: pareva che gli dicesse: ma perché non avete saputo esser voi il più forte? ch'io mi sarei messo dalla vostra parte.
Non è però che non avesse anche lui il suo po' di fiele in corpo; e quel continuo esercitar la pazienza, quel dar così spesso ragione agli altri, que' tanti bocconi amari inghiottiti in silenzio, glielo avevano esacerbato a segno che, se non avesse, di tanto in tanto, potuto dargli un po' di sfogo, la sua salute n'avrebbe certamente sofferto. Ma siccome v'eran poi finalmente al mondo, e vicino a lui, persone ch'egli conosceva ben bene per incapaci di far male, così poteva con quelle sfogare qualche volta il mal umore lungamente represso, e cavarsi anche lui la voglia d'essere un po' fantastico, e di gridare a torto

mercoledì, ottobre 22, 2008

Fabrizio De Andrè canta Cielito Lindo

Ciao Faber! Quanto mi piace questa canzone...hi hi hi

martedì, settembre 30, 2008

Benvenuta Birba!!!


Vi presento la nostra nuova micia Birba, un Norvegese delle foreste. Sul trono ovviamene l'inossidabile Principe!
L'origine del gatto delle foreste norvegesi non è ben nota e ci sono molte leggende. La sua è una razza tra le più antiche, gatto da favola e protagonista di leggende marinare, secondo le quali era il gatto dei Vichinghi, assieme a loro navigava in paesi lontani, cacciando i topi nelle stive. Il Norvegese era anche il gatto delle favole scandinave, protagonista di molte storie raccontate tra i popoli nordici, si mormora che anche il "Gatto con gli Stivali" fosse un Norvegese. Ritroviamo questo felino dalla lunga coda folta nelle "Favole popolari norvegesi" di Asbjørnsen e Moe, e alcuni anni piu’ tardi in "Sølvfacks" di Gabriel Scott. Altri gatti Norvegesi delle Foreste li troviamo nella mitologia nordica, essi erano infatti i leggendari gatti che trainavano il Carro di Freya.L'aspetto è molto simile al Maine Coon, dal quale si differenzia fondamentalmente per la forma della testa: nel Maine è più lunga, con il muso squadrato e profilo leggermente ricurvo, mentre quella del Norvegese è più triangolare e con il naso dritto. Inoltre il pelo è tendenzialmente più ispido e grasso rispetto a quello del Maine. Il pelo è impermeabile e adatto a sopportare le temperature rigide del Paese di origine. Anche da piccoli presentano pelo lungo, anche se ci vogliono almeno due anni perchè raggiunga il suo aspetto migliore; lo sviluppo completo del gatto si raggiunge a tre anni. Il Norvegese delle Foreste è un gatto dal temperamento particolarmente gradevole e dalla stabilità caratteriale. Calmo, molto presente, va d'accordo con tutti i membri della famiglia: adulti, bambini, altri gatti, cani. E' in grado di adattarsi ad ogni stile di vita che gli viene proposto: vive tranquillamente in appartamento dove assolutamente non combina "disastri" anche se è opportuno fornirgli un albero tiragraffi per permettergli di affilarsi le unghie...

martedì, settembre 16, 2008

Maria...


Cecilia Sophia Anna Maria Kalogeropoulos

In arte Maria Callas

New York 2 dicembre 1923-Parigi 16 settembre 1977


Citazioni della Callas:


Artisti si nasce. E si rimane artisti, anche quando la voce è non è proprio una meraviglia.
Non ho bisogno dei soldi. Lavoro per l'arte.
Non sono un angelo e non pretendo di esserlo. Non è uno dei miei ruoli. Ma non sono nemmeno il diavolo. Sono una donna e una seria artista, e gradirei essere giudicata per quello.
Questa è la differenza fra un buon insegnante e uno di grande valore: il buon insegnante tira fuori il meglio dagli allievi, il grande insegnante prevede l'incapacità dello studente.
Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.
Paragonare me alla Tebaldi è come paragonare lo Champagne al Cognac, no meglio alla Coca Cola.
Love is much better when you're not married.


Citazioni sulla Callas:

Nella musica Lirica esistono due periodi denominati A.C. e D.C. ossia, prima della Callas e dopo la Callas!

La voce dell'opera si è fermata con la Callas, una perfezionista, nel senso che perfezionava i suoi difetti, come tutti i geni. Trovare e cestinare. Di questo si tratta. (Carmelo Bene).
... Quella voce ci affascinò come un sortilegio, un prodigio che non si poteva definire in alcun modo, la si poteva soltanto ascoltare come prigionieri di un incantesimo, di un turbamento mai esplorato prima. Ma non si può rendere appieno la tempesta di emozioni che suscitava in chi l'ascoltava per la prima volta. Perché Maria è un regalo di Dio che non si può definire nel tempo: Maria c'è sempre stata e ci sarà per sempre. (Franco Zeffirelli).
La congiunzione di stelle che si sono incontrate per creare un astro così completo e perfetto come Maria Callas non potrà ripetersi mai più (Franco Zeffirelli).

Si è tanto parlato di Maria, cose vere e non. Io mi limito a ciò che sento e cioè che Maria ha fatto testo. La ricorderemo sempre, volenti o nolenti, e la sentiremo in noi in modo indescrivibile. Siamo come drogati dal suo modo di essere, pur con tutti i suoi difetti; ma chi non ne ha? (Maria Simionato).

tratto da wikiquote.



giovedì, settembre 11, 2008

Beppe Grillo

Dovremmo essere la patria del diritto, siamo diventati la patria del rovescio. Oggi i fuorilegge scrivono leggi, i malfattori giudicano i giudici. E il destino dei magistrati è nelle mani delle sentenze degli avvocati...

lunedì, settembre 08, 2008

Shantaram

Uno degli aspetti paradossali del coraggio, e uno dei motivi per cui lo apprezziamo tanto, è che risulta più facile dimostrarlo agli altri che a se stessi.

venerdì, settembre 05, 2008

Il primo aricolo della stagione

B1 M. Gir. A: We@Bank Monza: la stagione inizia con una vittoria

MONZA - E' cominciata con una vittoria per 3 a 2 la stagione della We@Bank, neo-promossa in B1. Giovedì scorso al Palazzetto di Cernusco sul Naviglio, la compagine sanbiagina ha affrontato nella prima amichevole stagionale il Biella, da molti considerata come una delle formazioni più interessanti del girone A.
L'allenatore Romano Giannini, ha infatti da quest'anno un sestetto che promette bene: Bendandi-Batte sulla diagonale palleggiatore-opposto, Robbiati e Vajra al centro, Angelov e Santià schiacciatori e il libero Daniele Pavan, tenuto precauzionalmente a riposo e sostituito dal giovane Comunian. Coach Fumagalli dal canto suo non ha di che lamentarsi: a rimpinguare un gruppo giovane che lo scorso anno ha conquistato una promozione entusiasmante, sono arrivati alcuni "vecchi" leoni che di cicatrici sui vari campi della B1 ne hanno accumulate molte. A questa amichevole non hanno partecipato Gelasio e Vecchiato, tenuti a riposo. Il Fuma ha dunque così di deciso di schierare Invernici opposto a Reggio in cabina di regia, DiFelice e Rossi al centro, Nicolai e Corti di banda e l'appassionato di mele trentine Andrea Cauteruccio nel ruolo di libero. La partita ha evidenziato un grande equilibrio nei primi tre set, dove Biella ha mostrato subito i denti facendo sfoggio del proprio potenziale offensivo nella prima parte di gara; Monza, che ha avuto meno tempo a disposizione per provare il sestetto, ha fatto fatica inizialmente a prendere le misure all'avversario, ma si è poi sciolta col passare del tempo, riuscendo poi a ricostruire molti palloni, oltre a tenere inchiodato l'avversario con dei turni di battuta micidiali, in particolare con Invernici.
Nel quarto e nel quinto set, i due tecnici hanno dato spazio alle seconde linee per evitare sovraccarichi e dare a tutti la possibilità di "trasformare" il pesante lavoro svolto in questi giorni; Monza,avendo una panchina più ricca e altamente motivata, pareggia e conquista dunque la prima vittoria stagionale. Entrambe le squadre hanno dimostrato un certo affaticamento, segno che la preparazione fisica determinante per poter affrontare al meglio la lunga stagione che è alle porte, è nel pieno del suo corso. Venerdì 5 alle ore 21 presso il Palazzetto dello Sport di Candelo, si terrà il ritorno di questa sfida che anticipa i primi impegni ufficiali in Coppa Italia per entrambe le squadre: Monza sfiderà sabato sera nel primo derby stagionale i Diavoli Rosa di Brugherio, mentre Biella sarà impegnata domenica pomeriggio contro il Segrate.

martedì, settembre 02, 2008

I pastori

Oh...questa poesia mi è sempre piaciuta. E' possibile ascoltarla nel film "Auguri professore" con Silvio Orlando.

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori

Ah perché non son io cò miei pastori?

Gabriele D'annunzio

mercoledì, agosto 27, 2008

Ippocrate

"La vita è breve, l'arte vasta, l'occasione istantanea, l'esperimento
malcerto, il giudizio difficile."

lunedì, agosto 25, 2008

Bruce Springsteen - Girls In Their Summer Clothes

Ben tornati...L'estate sta finendo e un anno se ne va..
E' finito il ritiro in quel di Civezzano 5 giorni di fuoco...ora si comincia come da catalogo ufficiale...In God We trust...

sabato, agosto 16, 2008

Bruce Springsteen - I'm On Fire

ohhh I'm on fire...

mercoledì, agosto 06, 2008

Leo Buscaglia

Noi diventiamo veramente umani quando tendiamo le braccia e rischiamo e ci fidiamo degli altri.

Ricordate che tutto cambia, soprattutto i rapporti umani, e che per mantenerli noi dobbiamo cambiare con essi. Assicuratevi di progredire e di crescere costantemente insieme ma separatamente.

Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate. Dovete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c'è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi.

Lasciarsi sfuggire l'amore è lasciarsi sfuggire la vita.

Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo. Vivere significa sporcarsi le mani. Vivere significa buttarsi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi... tra le stelle

giovedì, luglio 31, 2008

Amistad

Ringrazio ancora Emiliano per il concerto ( a breve le foto e i video) dedicandogli questo video che tanto è stato citato...

Parigi 2



































































martedì, luglio 29, 2008

L'avrei postato tempo fa...

Secret Garden, Jerry Mix

Dorothy Boyd:] I was just about to tell you
[Laurel:] Uh huh
[Dorothy Boyd:] That I love him. I do! I love him, I love him! And I don't care what you think. I love him for the man he wants to be, and I love him for the man that he almost is. I love him, Laurel. I love him! I love him.

She'll let you in her house
If you come knockin' late at night
She'll let you in her mouth
If the words you say are right
If you pay the price
She'll let you deep inside
But there's a secret garden she hides

[Rod Tidwell:] You gotta be fair to her. She loves you. If you don't love her, you got to tell her.

She'll let you in her car
To go drivin' 'round
She'll let you into the parts of herself
That'll bring you downShe'll let you in her heart
If you got a hammer and a vise
But into her secret garden, don't think twice

[Jerry Maguire:] What if we got married? If I said that, would you stay?
[Dorothy Boyd:] Oh no. Don't do that. Don't say that unless...You've gone a million miles
[Dorothy Boyd:] Well... Say it if you want to...How far'd you get
[Jerry Maguire:] Will you marry me?To that place where you can't remember
[Jerry Maguire:] What do you think?And you can't forget
[Dorothy Boyd:] Laurel? We're getting married!

She'll lead you down a path
There'll be tenderness in the air
She'll let you come just far enough
So you know she's really there
And she'll look at you and smile
And her eyes will say
She's got a secret garden
Where everything you want
Where everything you need
Will always stay a million miles away

[priest:] Do you, Jerry McGuire, take this woman to be your lawfully wedded wife?
[priest:] And do you ([Dorothy Boyd (addressing her son):] no, not now, sweetheart)
[priest:] Dorothy Boyd take this man to be your lawfully wedded husband?
[priest:] I now pronounce you husband and wife.
[Dorothy Boyd:] I pretended that proposal by the car was real, and it might have just been a hypothetical. I did this. And at least I can do something about it now.
[Jerry Maguire:] So this break is a breakup? It's...
[Dorothy Boyd:] Come on, Jerry. You know this isn't easy for me.
[Jerry Maguire:] Kay. Okay. If this is where it has to end then this is where it has to end.
[Jerry Maguire:] I'm not letting you get rid of me. How about that? I miss my wife. I love you. You complete me. And I'm just, I...
[Dorothy Boyd:] Shut up. Just shut up. You had me at hello. You had me at hello.

To my love, my rose , my pain, my happyness...my Kiki.

venerdì, luglio 25, 2008

Parigi




























































martedì, luglio 22, 2008

Welcome Back

Dopo un periodo intenso, rieccoci on line per dare testimonianza dei mirabili accadimenti occorsi di recente...come diremmo io e il bomber...ma videmum nunc per speculum...dunque spazio al materiale fotografico.


Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo. (Ralph Wlado Emerson)

venerdì, giugno 27, 2008

Prime vacanze

Si parte finalmente...non posso dire ancora nulla per non svelare la sorpresa di stasera ma, comunque, domenica mattina....si torna a casa...per 4 giorni.
Al mio ritorno le foto del Viaggio e le attesissime foto inerenti al post precedente...
Sunday Girl...
we're gonna get to that place
Where we really want to go
and we'll walk in the sun
But till then tramps like us
baby we were born to run

giovedì, giugno 26, 2008

Finale

So today, making another one of his mysterious exits, we say farewell to Danny, "Phantom" Dan, Federici. Father, husband, my brother, my friend, my mystery, my thorn, my rose, my keyboard player, my miracle man and lifelong member in good standing of the house rockin', pants droppin', earth shockin', hard rockin', booty shakin', love makin', heart breakin', soul cryin'... and, yes, death defyin' legendary E Street Band

venerdì, giugno 20, 2008

Indizi...




Giochiamo un po' con due indizi che svelano la mia destinazione futura


giovedì, giugno 19, 2008

Il grande Vecchio del giornalismo

Indro Montanelli (Fucecchio 22 aprile 1909 – Milano, 22 luglio 2001) è stato un giornalista, scrittore e divulgatore storico italiano.

Cavaliere di Gran Croce ordine al merito della Repubblica Italiana.

Scrittore destrorso, vediamo un po' cosa diceva nel suo classico stile schietto diretto e pungente:


  • Condannato dal tribunale di Reggio Emilia per bestemmie e turpiloquio contro la Chiesa, Roberto Benigni avrebbe qualche ragione di considerarsi vittima di un'ingiustizia. Proprio il giorno prima la Chiesa riabilitava Martin Lutero, scomunicato ai suoi tempi pressappoco per gli stessi motivi. Come cambia, coi tempi, la sorte degli uomini! È inquietante pensare che Benigni, se fosse vissuto cinquecent'anni fa, sarebbe forse diventato Lutero. Ma addirittura sconvolgente è che Lutero, se fosse nato cinquecent'anni dopo, sarebbe forse diventato Benigni! (8 novembre 1983).

  • L'agenzia Ansa riferisce che da un sondaggio operato in Francia su un pubblico internazionale, risulterebbe che il maschio italiano detiene ancora il primato mondiale della seduzione. Speriamo che i giornali non riportino la notizia: gl'italiani sarebbero capaci di crederci.

  • Per sfatare le malevole dicerie su certe bestie, il presidente degli «animalisti» italiani ha offerto un premio di 200 milioni a chi potrà dimostrare che i corvi scrivono lettere anonime e che le talpe fanno le spie. È vero: di simili casi non ne conosciamo. Ma di somari che fanno i presidenti, ne conosciamo parecchi.

  • In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore, quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere un padrone da servire. Lo diceva Mussolini: "Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?".

  • Sempre più si diffonde sulla nostra stampa il brutto vezzo di chiamare Andreotti col nome di Belzebù. Piantiamola. Belzebù potrebbe anche darci querela.

  • La scoperta che c'è un'Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L'Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L'Italia del 25 luglio, l'Italia dell'8 settembre, e anche l'Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo. (dall'intervista a Montanelli di Laura Laurenzi, 26 marzo 2001)

  • In una conferenza stampa a Nuova Delhi, Henry Kissinger ha dichiarato che verrà a Roma e andrà a pranzo dal presidente Leone, ma non parlerà di politica perché quella italiana è, per lui, troppo difficile da capire. È la prima volta che Kissinger riconosce i limiti della propria intelligenza. Ma vogliamo rassicurarlo. A non capire la politica italiana ci sono anche cinquantacinque milioni di italiani, compresi coloro che la fanno

  • Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.

  • Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.

  • È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni. (25 marzo 2001)

  • Il fascismo privilegiava i somari in divisa. La democrazia privilegia quelli in tuta. In Italia, i regimi politici passano. I somari restano. Trionfanti

  • Come dissi scherzando a Nilde Iotti quando venne a trovarmi al Giornale, tenevo una vecchia icona di Stalin perché è il comunista che ammiro di più: quello che ha fatto fuori più comunisti.
  • Spero che l'Europa tratti Berlusconi con l'indignazione e il disprezzo che merita. (8 maggio 2001)

mercoledì, giugno 18, 2008

Fatti odierni....o antichi?

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private ma, soprattutto, non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private; perché noi, ad Atene, facciamo così. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa, e ci è stato insegnato anche di rispettare tutte quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede solo nell'universale sentimento di ciò che è giusto, di ciò che ha buon senso...

giovedì, giugno 12, 2008

Ciao Lions

Comunico l'interruzione del rapporto con la Pallavolo Segrate. Un ringraziamento alla società e allo staff tecnico per l' anno passato insieme. Un in bocca al lupo ai compagni che proseguono l'avventura e naturalmente un saluto caloroso che va ai Supporters Segrate: Siete stati fantastici!
A breve indicherò la mia nuova scelta sportiva.

mercoledì, giugno 11, 2008

bee hive -che cosa c'è

Signori e signori si riuniscono i Bee Hive...e non contenti fanno pure un tour Europeo.

martedì, giugno 10, 2008

Star a passeggio


Io e George sulla Croisette...

venerdì, giugno 06, 2008

Simposio

Io desidero prima dirvi com'è che intendo impostare il mio discorso, dopo entrerò nel vivo della questione. A me pare che tutti quelli che hanno parlato finora non abbiano celebrato il dio ma soltanto posto l'accento su quanto gli uomini siano felici per quei beni di cui, appunto, quel dio è la causa; nessuno ha detto chi sia propriamente costui che ci offre tutti questi beni. Orbene, l'unico metodo giusto per far qualsiasi elogio, di qualunque cosa, è quello di illustrare prima chi sia, in effetti, quello di cui si parla e poi di quali beni sia la causa. Ecco perché noi dobbiamo prima lodare Amore per quel che egli è, poi per i doni che ci reca. Intanto io affermo che tra tutti i beatissimi dei (se m'è lecito dirlo e non è peccato) Amore è il più beato perché è il più bello e il più buono. Il più bello soprattutto perché è il più giovane degli dei, Fedro. Egli stesso ce ne dà la prova migliore fuggendo dinanzi alla vecchiaia che, tutti sanno, è veloce e ci casca addosso più presto di quel che dovrebbe. Naturalmente Amore la odia e non le si avvicina nemmeno da lontano. Giovane com'è, invece, sta sempre con i giovani e ha ragione l'antico detto che il simile s'accompagna sempre al suo simile. Ed io, pur consentendo con Fedro in molte cose, non condivido il fatto che Amore sia più antico di Crono e di Giapeto. Ripeto, invece, che è il più giovane di tutti gli dei, eternamente giovane e tutti quei vecchi fatti tra gli dei che raccontano Esiodo e Parmenide, accaddero per opera di Necessità, non di Amore, ammesso pure che quei due abbiano detto il vero. Non ci sarebbero state, infatti, mutilazioni, catene e tutte quelle altre violenze se Amore fosse stato in mezzo a loro, ma solo amicizia e concordia come è ora, da quando egli regna sugli dei. Dunque egli è giovane e non solo, è gentile. Il fatto è che gli manca un poeta, un poeta come Omero che ne esalti la delicata bellezza. Di Ate, per esempio, Omero dice non solo che è una dea ma che, appunto, è delicata (almeno i suoi piedi sono tali), quando scrive:
morbidi sono i suoi piedi che non accosta alla terra
ma ella procede sfiorando le teste degli uomini.
E mi pare che egli ci abbia dato una bella prova della sua delicatezza col dirci che non cammina sul duro ma sul morbido. Serviamoci, anche noi, per Amore, dello stesso indizio a conferma che è delicato; egli, infatti, non cammina per terra e nemmeno sulle teste degli uomini che, poi, tanto morbide non sono, ma tra le più tenere delle cose che esistono egli procede e dimora: egli, infatti, ha posto la sua sede nel cuore e nell'animo degli uomini e degli dei; non però in tutte le anime indistintamente. Se, infatti, ne trova una rozza, fila via, se gentile invece, vi resta. Dato, quindi, che egli è sempre a contatto, e non solo con i piedi ma anche con tutto se stesso, con le più tenere tra le tenerissime cose, necessariamente deve essere delicatissimo. Il più giovane, dunque, e il più delicato; ma oltre a questo è duttile. Non potrebbe piegarsi in tutte le direzioni e entrare di soppiatto nelle anime e così uscirne se fosse rigido; la leggiadria, per consenso comune, è la prova evidente delle fattezze armoniche e flessuose che Amore possiede. Infatti, fra l'amore e la bruttezza c'è sempre reciproca guerra. La bellezza del suo incarnato ci dice che egli indugia tra i fiori, poiché Amore non resta dove non v'è cosa in fiore o che sia avvizzita, sia essa corpo o anima o altro, ma dove tutto è fiorito e olezzante, là si posa e dimora.

giovedì, maggio 29, 2008

ELEZIONE DEL SANTO PADRE SUA SANTITA' IL PAPA BENEDETTO XVI

Ho scelto la macchina nuova!!!!!!!

martedì, maggio 27, 2008

Bruce Springsteen - We shall overcome (Live)

Il concerto si avvicina e oggi la speranza si riaccende...may be

giovedì, maggio 22, 2008

Riflettendo

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento,
perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto,
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato,
perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente,
perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertold Brecht

lunedì, maggio 19, 2008

Trapattoni a Monaco

Quando ci vuole ci vuole e che cazzo!

venerdì, maggio 09, 2008

Ulisse

Quando possiedi una cosa, puoi perderla o te la possono rubare,
ma quando tu la dai, ecco l'hai data.
E allora è tua per sempre.


James Joyce

giovedì, maggio 08, 2008

Side Out

Forse non tutti ricordano questo film...mira ai gomiti...e mani e fuori a Timmons.......

martedì, maggio 06, 2008

Vasco Rossi 7 giugno

Disponibile un biglietto per il concerto di Vasco Rossi del 7 Giugno a San Siro.
Per Info e Costi contattatemi alla mia e-mail.
ildottort@hotmail.it

giovedì, aprile 24, 2008

RAFFAELLA CARRA' - FIESTA

Stasera al "Maglio" Sesto San Giovanni. Non mancate......

venerdì, aprile 18, 2008

Indiani

Dio creò il gatto per dare la possibilità all'uomo di accarezzare una tigre

martedì, aprile 15, 2008

Reagisci

Ciao Nanni...

Figlio...per te

ringraziando il buon Daniele, citiamo il passo del sommo poeta:

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa».

Bruce Springsteen - Badlands

Suona Boss suona Per il nostro Signore...

venerdì, aprile 11, 2008

Opening Sequence

Buon fine settimana tutti

giovedì, aprile 10, 2008

Bohemian Rapsody

Strofe scelte...

I see a little silhouette of a man
Scaramouch, scaramouch, will you do the fandango?
Thunderbolt and lightning, very very frightening me
Gallileo, gallileo, gallileo, gallileo
Gallileo figaro, magnifico

But I'm just a poor boy and nobody loves me


Noothing really matters, anyone can see
Nothing really matters, nothing really matters...
to me...
Anyway the wind blows

Comunque soffi il vento....

da "The Economist"

A Leopard, spots unchanged

UNLESS a technical hitch causes a postponement, Italy will go to the polls on April 13th and 14th to elect its 62nd post-war government—and the signs are that it will be led by Silvio Berlusconi, just like the 53rd, the 59th and the 60th. By clinging to the familiar, are the Italians paradoxically hoping for change? Theirs, after all, is a country in which “everything must change so that everything can stay the same,” according to Giuseppe di Lampedusa, author of “The Leopard”, the great Sicilian novel. Perhaps they believe that by bringing Mr Berlusconi back to power they can invert this maxim and keep everything the same in order to promote reform. If so, they are likely to be disappointed.

During his most recent spell in office, between 2001 and 2006, Mr Berlusconi did achieve modest improvements to Italy's unsustainable pension system and to its inflexible labour market. Much of his energy, though, was devoted to furthering his own, or his friends', interests. Some of his efforts took the form of laws (like the country's statute of limitations) that helped him to avoid conviction, some to attacks on the judiciary, some to the introduction of a voting system partly designed to keep him in power. In this he was disappointed, but the new system did lead—as intended—to a parliament in which a plethora of parties was represented, nine of the 39 in a centre-left government with a carpaccio-thin majority. Predictably, it carried out few reforms. Predictably, too, it came to a premature end. Hence the election.


Perhaps, now that he is rid of most of his legal troubles, he can start to think more about a place in history as a great reformer and less about staying out of jail. It's possible. He is 71, and could take the view that he has nothing to lose by attacking the immobilismo of politics that lies behind the relative decline of the Italian economy (see article). But that is unlikely. He has never shown much interest in reform. He is more likely to have his eyes on a populist route to the presidency.

Besides, more is at stake in this election than the possibility of real change. For this year, as in every year in which Mr Berlusconi has been a candidate, Italians are being asked to vote for someone who is simply unfit to lead a modern democracy. That seemed likely from the very first, in 1994, when he came to office presiding over a huge business empire that included a virtual monopoly of Italy's commercial television. He merely shrugged at this, just as he shrugged when corruption came to light at his main company and his brother Paolo, to whom he had entrusted some of his affairs, was charged. The magistrates were politically motivated, he averred.

His government fell, for unrelated reasons, but just over six years later he was back. The judicial investigations into his affairs had multiplied and the conflicts of interest were still unresolved. The Economist, which had called on him to resign in 1994, declared him unfit to run Italy (see article). His response was a libel suit, which remains open. Our judgment, however, has been amply vindicated. Not only did the charges and conflicts of interest persist but so did the attacks on the judiciary. They were accompanied by changes in the law designed to ensure that no conviction would ever sully his name. In January this year, for instance, he was acquitted of false accounting in the 1980s because a law passed by his government in 2002 had decriminalised the activities he was accused of.

Two months ago the European Court of Justice ruled that Italy smothered competition in broadcasting. Private television is still dominated by Mr Berlusconi. He is still Italy's richest man, still beset by conflicts of interest, still unfit, even if he were a great reformer, to rule Italy. Italians should vote for Walter Veltroni, his opponent from the centre-left, instead.

martedì, aprile 08, 2008

La Sicile va voter à l'ombre de la Pieuvre

Da Le Figaro:

Avant les élections des 13 et 14 avril, une partie de la classe politique sicilienne continue à entretenir des liens avec la Mafia.
Si tout se passe comme prévu, le Palazzo Madama, le Sénat italien, devrait bientôt compter parmi ses estimables représentants un «ami personnel» de Giovanni Brusca, l'assassin du juge antimafia Giovanni Falcone. C'est en tout cas en ces termes que le tueur de la Mafia aime qualifier Salvatore Cintola, 67 ans, vieux briscard de la politique sicilienne à la carrière marquée par de multiples changements d'étiquette. Cintola figure cette fois en bonne place sur la liste sénatoriale centriste de l'Union des démocrates chrétiens (UDC). Déjà élu à l'assemblée régionale avec la bénédiction des hommes d'honneur, il pourrait siéger sur les bancs du Parlement romain au côté de son colistier Toto Cuffaro, le faiseur de roi en Sicile

....
«Cuffaro est innocent tant qu'il n'a pas été rejugé. Je suis convaincu qu'il sera blanchi», jure Saverio Romano, le nouveau numéro un de l'UDC en Sicile. «Pourquoi s'acharner sur l'UDC ? Marcello Dell'Utri, le propre bras droit de Berlusconi, est presque dans le même cas : il a fait appel de sa condamnation à neuf ans de prison pour concours externe à association mafieuse», ajoute le chef centriste à l'escorte composée d'un chauffeur et d'un garde du corps en costume et lunettes noires.

lunedì, aprile 07, 2008

Lino Banfi,

e che ve devo di...

giovedì, aprile 03, 2008

Amistad - Fortezza degli Schiavi

Date noi liberi...

mercoledì, aprile 02, 2008

da: THE MOST EXCELLENT AND LAMENTABLE TRAGEDY OF ROMEO AND JULIET

Benvolio:
Ti prego, buon Mercuzio, andiamo a casa. Fa molto caldo oggi, e i Capuleti sono in giro: dovessimo incontrarli,non potremo evitare d’azzuffarci. Il sangue, in questi giorni di calura, fa il matto e bolle più del necessario.
Mercuzio:
Tu mi somigli a un di quei compari che, come sono entrati in una bettola, ti sbattono la spada sopra un tavolo, gridandole: “Dio voglia, non sia mai, ch’abbia a usar di te!”; e poco dopo, al secondo bicchiere, come niente, ci infilzano lo stesso taverniere.

lunedì, marzo 31, 2008

Isaia

Mi preparo dovendo leggere questo pezzo profetico al matrimonio di un caro amico

Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele:
"Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. 2 Se dovrai attraversare le acque, sarò con te,
i fiumi non ti sommergeranno;
se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,
la fiamma non ti potrà bruciare; 3 poiché io sono il Signore tuo Dio,
il Santo di Israele, il tuo salvatore.
Io do l`Egitto come prezzo per il tuo riscatto,
l`Etiopia e Seba al tuo posto. 4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi,
perché sei degno di stima e io ti amo,
do uomini al tuo posto
e nazioni in cambio della tua vita. 5 Non temere, perché io sono con te;
dall`oriente farò venire la tua stirpe,
dall`occidente io ti radunerò. 6 Dirò al settentrione: Restituisci,
e al mezzogiorno: Non trattenere;
fà tornare i miei figli da lontano
e le mie figlie dall`estremità della terra, 7 quelli che portano il mio nome
e che per la mia gloria ho creato
e formato e anche compiuto".

Hagakure

Si può imparare qualcosa da un temporale. Quando un acquazzone ci sorprende,
cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci
sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente. Se invece, sin dal principio,
accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo
di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
Caluso...xxx....andiamo....

venerdì, marzo 28, 2008

giovedì, marzo 27, 2008

lunedì, marzo 24, 2008

mercoledì, marzo 19, 2008

Festa del Papà

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale

venerdì, marzo 14, 2008

Bruce Springsteen - The River (on a street in Copenhagen)

Su gentile richiesta di Emiliano pubblico questo video. Trattasi del Boss che canta con un artista di strada a Copenhagen. Poi alla fine tra gli applausi ricorda al pubblico di fare le offerte al tizio...

lunedì, marzo 10, 2008

Buona serata



Che dire alla fine le abbiamo buscate...

Battuta pessima, quanto d'obbligo.

Mentre Durex ci augura una buona serata prendiamo un altro punto (35 ndr.) e pensiamo a Correggio.

Si Gioca a Casa di Ligabue...sarà seduto li in riva al fosso a guardare la sua piccola stella senza cielo mentre Marlon Brando è sempre lui, vivo morto o x?

Va be Andiamo....ma andiamo però...

giovedì, marzo 06, 2008

Premonzioni

Fu un aruspice di nome Spurinna a mettere in guardia Cesare con la famosa frase: "Attento alle Idi di marzo", e sempre un aruspice, dopo avere sventrato un animale privo di cuore, gli intimò di starsene a casa il giorno in cui Bruto lo avrebbe colpito.

giovedì, febbraio 28, 2008

Thunder Road - Bruce Springsteen

Gatto impara l'assolo con l'armonica...

Thunder Road


La porta a rete sbatte

Il vestito di Mary svolazza

Come una visione lei danza sotto la veranda

Mentre la radio suona

Roy Orbison canta per quelli che si sentono soli

Io sono tra quelli e tutto ciò che voglio sei tu

Non rimandarmi a casa

Non posso proprio rivedermici da solo

Non tornare dentro di corsa Tesoro, lo sai perché sono qui

Ed è per questo che sei spaventata e pensi

Che forse non abbiamo più l'età per certe cose

Dammi un po di fiducia, c'è magia in questa notte

Non sei una bellezza, ma a me vai bene così

Oh e per me va tutto bene così

Puoi nasconderti sotto le coperte

A rimuginare i tuoi dolori

Mettere una croce sui tuoi vecchi amori

Disperdere rose nella pioggia

Sprecare la tua estate pregando inutilmente

Che da queste strade si levi un redentore

Bene , io non sono un eroe

Questo lo sanno tutti

E l'unica redenzione che ti posso offrire, ragazza

Sta sotto questo sporco cofano (della macchina)

Con una possibilità di renderlo in qualche modo migliore

Ehi, cos'altro ci rimane da fare Se non tirare giù il finestrino

E lasciare che il vento spinga Indietro i tuoi capelli

La notte è tutta per noi Questa strada a due corsie ci porterà ovunque vogliamo

Abbiamo un'ultima possibilità per realizzare i nostri sogni

Per scambiare con delle buone ruote le nostre ali

Salta su Il Paradiso ci aspetta lungo il percorso

Dai, prendi la mia mano

Stanotte cercheremo di raggiungere la terra promessa

Thunder Road, Thunder Road Thunder Road

Là fuori in attesa come un killer sotto il sole

Ehi, lo so che è tardi ma possiamo farcela se corriamo

Thunder Road, siediti bene e tieniti forte

Thunder Road


Bene, ho preso questa chitarra

E ho imparato a farla parlare

La mia macchina è là dietro

Se sei pronta ad iniziare questo lungo viaggio

Dalla tua veranda al mio sedile anteriore

La portiera è aperta ma la corsa non è gratis

E so che ti senti malinconica

Per le parole che non ti ho detto

Ma stanotte saremo liberi

Tutte le promesse saranno rotte

C'erano spettri negli occhi di tutti i ragazzi che hai lasciato

Adesso tormentano questa polverosa strada di costiera

Nelle carcasse bruciate di vecchie Chevrolet

Gridano forte il tuo nome nella strada di notte

La tua toga universitaria è a pezzi ai loro piedi

E nella fredda solitudine che precede l'alba

Senti i loro motori rombare

Ma quando ti affacci sulla veranda si sono già dileguati

Nel vento, perciò Mary salta dentro

E' una città piena di perdenti

E io me ne sto andando per vincere

mercoledì, febbraio 27, 2008

Hans Axel von Fersen

Estratto da Wikipedia:

Il Conte Hans Axel von Fersen anche de Fersen (Stoccolma, 4 settembre 1755Stoccolma, 20 giugno 1810) è stato un militare e diplomatico svedese.
Si ritiene sia stato amante di Maria Antonietta di Asburgo-Lorena e la loro intimità diventò quasi certamente fisica. Una versione, probabilmente romanzata, del primo incontro fra i due vuole che si siano conosciuti ad una festa in maschera. Lui le aveva rivolto la parola inconsapevole del fatto che la sua interlocutrice fosse Maria Antonietta. Quando però ella si allontanò e tutti le andarono incontro, capì d'aver chiacchierato con la più importante donna di Francia.
Si racconta che l'amore di Fersen per la regina rasentasse l'adorazione. Maria Antonietta, affascinata dal giovane svedese, si lasciò coinvolgere molto intimamente a questo amore.
Fersen ebbe molte altre relazioni, anche parallelamente alla regina, ma si dice che l'unica donna davvero amata fu Maria Antonietta e che anche nei rapporti con altre donne pensasse continuamente a lei. Il loro amore, seppur impossibile, continuò, per certi versi, fino al 1793 anno in cui la regina venne ghigliottinata. Frequentò quindi spesso la reggia di Versailles e non mancarono le voci ed i pettegolezzi sui due.
Non risulta che la regina abbia fatto nulla per troncare la relazione, ma Fersen, probabilmente ed inutilmente deciso a dimenticarla, o forse per mettere a tacere i nobili francesi, partì per l'America. Al suo ritorno, si ritiene, riprese la relazione con Maria Antonietta, anche in maniera piuttosto evidente.
Lo stesso Luigi XVI era a conoscenza della relazione. Forse per questo motivo Fersen non si sposò mai: il matrimonio previsto con una nobile donna venne da lui rinviato all'infinito. Scrisse infatti alla sorella che, se non poteva essere della donna che amava e da cui era amato, a sua volta non voleva essere di nessun'altra in modo duraturo.
La figura di questa "amabile donna" (come egli la definì) turbò sempre la sua esistenza. Per lei mise in pericolo la sua vita e rinunciò al matrimonio. La celebre frase "tutto a te mi guida", stemma della sua famiglia, è ritenuta da alcuni conferma del loro amore e, secondo alcune testimonianze, venne incisa su due anelli.
Fersen guidò la fallita fuga fermata a Varennes dei reali, ma lasciò la comitiva poco prima dell'arresto, ormai vicino al confine coi Paesi Bassi austriaci, fiducioso nella riuscita dell'impresa. Non si perdonò mai quest'assenza, che probabilmente gli salvò la vita. Egli cercò invano di salvare Maria Antonietta dalla ghigliottina, sino a tornare in incognito, a rischio della vita, a fianco della regina ormai prigioniera del suo popolo, dopo la fallita fuga.
Vagò poi per l'Europa, anche in qualità di diplomatico per conto del re di Svezia Gustavo IV, da uomo politicamente influente, ma dalla sua corrispondenza privata risulta non sia mai più tornato ad essere felice come al fianco di Maria Antonietta.
Nel 1810, nello stesso giorno dell'anniversario della fuga a Varennes (20 giugno), venne linciato da una folla inferocita che lo accusava (a torto) d'aver avvelenato Carlo Augusto, duca di Augustenburg, erede al trono di Svezia.
La sua ricca corrispondenza con la Regina rimase nascosta sino alla metà dell'ottocento, quando gli eredi ne autorizzarono la parziale pubblicazione; per un malinteso senso del pudore verso la memoria dell'antenato e della sua regale compagna, tutte le frasi contenenti espressioni denuncianti un'eccessiva intimità vennero cancellate a mano. Alla fine dell'ottocento, quando la tecnologia avrebbe permesso di decifrare anche questi passi, tutte le missive "incriminate" vennero bruciate.

Lady Oscar- Maria Antonietta e Fersen

Uno dei mie cartoni animati preferiti, infarciti di personaggi storici realmente esistiti, c ome il conte Hans Axel Von Fersen

martedì, febbraio 26, 2008

Maratona ligure

Giampiero Galeazzi dopo la maratona di New York:
"e per fare una battuta di spirito...il Leone vegetariano si è mangiato la grande mela..."


Una battaglia sotto tutti i punti di vista quella contro La Spezia, finchè il "nemico" Sportivo è stato battuto e vinto...e dietro la collina non c' è più nessuno solo aghi di pino e silenzio e funghi buoni da mangiare buoni da seccare, da farci il sugo quando viene natale, quando i bambini piangono e...l'autista a Segrate veloce vuole tornare.......sti cazzi aveva un razzo non dico dove...
I tifosi ci hanno accompagnato e sostenuto in maniera davvero encomiabile, grandi fianco a fianco in imprese sempre più grandi.
Arriva la vittoria del cuore e dei polmoni , vittoria numero 12...Andiamo!!!

venerdì, febbraio 22, 2008

martedì, febbraio 19, 2008

Emily Dickinson

Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita.

lunedì, febbraio 18, 2008

Anna Nalick - Breathe (2AM)

Via...da...no. E andiamo...

giovedì, febbraio 14, 2008

Shakespeare

Silenzio!
Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!

Vorrei - Francesco Guccini

Auguri....

martedì, febbraio 12, 2008

Flagellazione dell'Ellesponto


Da Wikipedia:

La flagellazione dell'Ellesponto o fustigazione dell'Ellesponto è un evento, solo apparentemente minore, occorso nell'ambito delle guerre persiane, per la precisione nella seconda spedizione mossa da Serse I di Persia contro la Grecia.
Si trattò di una punizione corporale, in quella forma di tortura che va sotto il nome di flagellazione, che il re persiano inflisse al tratto di mare dell'Ellesponto (lo stretto dei Dardanelli), reo, a suo dire, di avergli recato un'ingiusta offesa personale.
Questa sarebbe consistita nella distruzione del ponte di barche che Serse andava realizzando sullo stretto, al fine di consentire il transito del suo esercito

La punizione fu eseguita, secondo i voleri del re, infliggendo al mare trecento frustate, accompagnate da una terribile e offensiva maledizione. Il re ordinò pure che fossero scagliati in mare due ceppi con l'aggiunta, probabile, di una marchiatura a fuoco del mare, a lasciare su di esso un'onta perenne.



« ...gli dei e gli eroi... non tollerarono che un unico uomo regnasse sull'Asia e sull'Europa, un empio, un tracotante che metteva sullo stesso piano le cose sacre e le profane, incendiando e abbattendo le statue degli dei; un uomo che ha fatto persino fustigare il mare e gli ha imposto catene! »
(Temistocle arringa gli ateniesi, in Erodoto, Storie, VIII, 109)

lunedì, febbraio 11, 2008

Undici...

Grazie al Bomber per la citazione, lo ripago con questi due pezzi dal nostro "libro di riferimento"...Arriva un'altra vittoria in quel di Carnate, in bocca al lupo agli amici in attesa di tempi migliori, un ringraziamento ai nostri leoni dagli spalti, ormai ogni commento è superfluo per descriverli. Avanti insieme per il nostro obiettivo e....andiamo!!!
Mi accingo a lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e
tremendi a cui in gioventù mi accadde di assistere, ripetendo verbatim quanto
vidi e udii, senza azzardarmi a trarne un disegno, come a lasciare a coloro che
verranno (se l'Anticristo non li precederà) segni di segni, perché su di essi si
eserciti la preghiera della decifrazione
Avevo sempre creduto che la logica fosse un'arma universale e mi accorgevo ora di come la sua validità dipendesse dal modo in cui la si usava. D'altra parte, frequentando il mio maestro mi ero reso conto, e sempre più me ne resi conto nei giorni che seguirono, che la logica poteva servire a molto a condizione di entrarci dentro e poi di uscirne.

mercoledì, febbraio 06, 2008

lunedì, febbraio 04, 2008

Biella Storia...

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
5
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
10
Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
là dove terminava quella valle
15
che m'avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de' raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
Allor fu la paura un poco queta
20
che nel lago del cor m'era durata
la notte ch'i' passai con tanta pieta.


Torniamo da Biella sconfitti da una buona squadra, complice una serata negativa sotto qualche punto di vista. Serenamente dopo un bel respiro di riflessione, ripartiamo per la nostra marcia, il freddo inverno del girone del nord-ovest continua, di fieno ce n'è ma se soleggia è meglio uscir a far provviste, quindi...andiamo!!!

venerdì, febbraio 01, 2008

Piccolo Spazio Pubblicità...






























Avete mai pensato a una vacanza nelle colline del Chianti?

Nei pressi di Montevarchi, in posizione strategica per raggiungere Firenze, Siena e Arezzo.

In località Montegonzi, sorge il podere le Murricce. Si affittano mini-appartamenti per trascorrere qualche giorno in relax fuori dal caos della città. Dotato di piscina ( come da foto). Per chi fosse interessato a delle referenze/contatti può contattarmi alla mail ildottort@hotmail.it

giovedì, gennaio 31, 2008

Arthur Bloch


Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.

Fiesta


martedì, gennaio 29, 2008

le gemelle bla bla e lo zio Reginaldo

Continua il viaggio nei classici Disney...ecco gli aristogatti:

Bravo, bravissimo! Lei ha proprio un gran talento! - Oh grazie! E come faresti de nome? - Io mi chiamo Duchessa! - Duchesa... dorce... me piace... e che occhi! L'occhi tui so' du' zaffiri splendenti che mandano raggi caldi e seducenti

lunedì, gennaio 28, 2008

Andata e...ritorno

Archiviato il girone d'andata, senza sosta si passa alla prima di ritorno.
In un palazzetto meravigliosamente caldo grazie alla coreografia dei nostri super tifosi, abbiamo ceduto le armi ad una formazione (il Cavriago ndr) che per il valore espresso in campo merita ampiamente il primato nel nostro campionato. Ci rimane la soddisfazione per aver confuso loro le idee portando a casa il set in cui dovevano vincere i nervi. Con umiltà continuiamo a lavorare per portare a termine i nostri obbiettivi. Mancano dodici intense battaglie, alla fine di quelle tireremo le somme....e andiamo!!!!

venerdì, gennaio 25, 2008

Dire Straits - walk of life

So che ti piace tanto, fa sorridere, te la regalo...

giovedì, gennaio 24, 2008

Dai racconti di Zorro-San

Tornando alla Milano pallavolistica degli anni ’90, molti amici mi hanno detto che si capiva che tutti ci avevano messo tanta buona volontà, ma non eravamo mai riusciti ad entrare nel mondo delle emozioni profonde.
Per riuscirci occorre disponibilità, grande determinazione, voglia di soffrire e motivazioni solidissime.
E’ molto facile confondere il desiderio di fare del proprio meglio dal bisogno, forse meglio dire urgenza o necessità, di fare il massimo.
Solo quando questo strano miracolo avviene si può parlare di squadra speciale.
E’ uno stato felicissimo e fragilissimo: va rispettato senza confondere mai il desiderio con il bisogno profondo di dare il massimo.
Solo chi riesce a non pensare ad altro, chi sente che ogni singola palla è la più importante ha la possibilità di entrare in quella meravigliosa dimensione

mercoledì, gennaio 23, 2008

Troy-frasi scelte

Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato con i giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale,ma questi nomi non periranno mai. Si dica che ho vissuto al tempo di Ettore dominatore di cavalli. Si dica che ho vissuto al tempo di Achille!

Ti dirò un segreto, una cosa che non insegnano. Gli Dei ci invidiano, ci invidiano perché siamo mortali, perché ogni momento può essere l'ultimo per noi, ogni cosa è più bella per i condannati a morte.. E tu non sarai mai più bella di quanto sei ora, questo momento non tornerà.

Attento a cosa cerchi, potresti trovarlo....

Non avrai gli occhi stasera. Nè orecchie nè lingua,vagherai nell'oltretomba ceco, sordo e muto e i defunti diranno: "Ecco Ettore, lo stolto che credeva di aver ucciso Achille".

Non ci sono patti tra uomini e leoni

martedì, gennaio 22, 2008

Whistle Stop - Opening to Robin Hood (1973)

Questo e La Spada nella roccia mia sorella me li avrà fatti vedere 6 miliardi di volte. Ma questi ruoli animali per la storia sono così azzeccati da rendere il film un capolavoro di animazione e di rappresentazione della realtà.

lunedì, gennaio 21, 2008

Giro di Boa




Decima vittoria fine del girone d'andata. Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' Così che abbiamo noi che abbiam vinto con Genova...mi perdoni Paolo Conte. Grande Prova nostra e grande tifo, ora il ritorno...e andiamoooooo!!!!!!